Oltre la beffa il danno, patrimoniale

[di Francesco Bonito]

Per la Corte dei Conti un provvedimento votato dalla maggioranza Santomauro nel 2011 avrebbe causato al Comune un danno patrimoniale di 244mila euro. Coinvolti l’ex sindaco, 20 ex consiglieri e alcuni dirigenti

Santomauro-consiglieri

L’amministrazione guidata dal sindaco Santomauro, dopo essere passata alla storia per aver legato il suo nome all’indecoroso scioglimento per infiltrazione mafiosa, rischia di essere ricordata per un altro primato nagativo: un – per ora presunto – danno patrimoniale per le casse comunali. In trenta, infatti, dovranno difendersi di fronte alla Corte dei Conti dall’accusa di aver causato un danno patrimoniale al Comune di Battipaglia di 244mila euro, per l’illegittima assunzione al Comune dei dipendenti della società Nuova srl.
Proprio mentre si insediava la sindaca Cecilia Francese, venivano notificati gli avvisi della Corte dei Conti che invitavano l’ex sindaco Giovanni Santomauro, i venti consiglieri comunali della sua maggioranza che nel 2011 votarono gli atti ritenuti illegittimi, i dirigenti comunali che diedero parere favorevole alle delibere, la ex segretaria comunale e i revisori dei conti, a difendersi dall’accusa di aver procurato un danno patrimoniale di 244mila euro al Comune di Battipaglia.
La vicenda risale al 2011, quando 28 dipendenti della società Nuova srl vennero assunti dall’amministrazione Santomauro, in violazione – secondo la Corte dei Conti – del principio costituzionale secondo cui alla pubblica amministrazione si accede solo per concorso pubblico (articolo 97 della Costituzione). Dopo le osservazioni dei revisori dei conti e della segretaria comunale, l’amministrazione annullò in autotutela le delibere d’internalizzazione e ricapitalizzò la società Nuova srl. Si cercò in questo modo di rimediare a un clamoroso errore, ma troppo tardi; il danno era già fatto. Infatti, dal gennaio al maggio del 2012, i 28 di Nuova srl furono dipendenti del Comune a tutti gli effetti, in palese contrasto con quanto sancito dalla Costituzione. La Corte dei Conti contesta ai trenta “indagati” l’arbitrario e illegittimo pagamento degli stipendi a quei 28 dipendenti coi soldi delle casse comunali, cioè dei battipagliesi. Da qui la quantificazione del danno per aver addossato all’Ente un onere finanziario definito dai giudici insostenibile, viste le condizioni disastrose delle casse comunali.
La Corte dei Conti, che individua “una violazione gravemente colposa, se non dolosa” della norma costituzionale, ha concesso ai presunti responsabili trenta giorni per produrre documenti o testimonianze a fini difensivi. Nel caso risultasse fondata la tesi della Procura Regionale della Corte, i responsabili dei provvedimenti illeciti e illegittimi potrebbero essere condannati a risarcire il danno erariale procurato al Comune di Battipaglia.

Nella foto: L’ex sindaco Santomauro con alcuni consiglieri comunali (2009)

29 luglio 2016 – © Riproduzione riservata
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