Dal surplace al rush finale: cronologia di un programma

[di Stefania Battista]

Gennaio 2018 
L’Amministrazione Francese propone per i Pics (Programmi integrati città sostenibili) l’area delle cosiddette comprese: per il “centro storico” di Battipaglia nuova pavimentazione e piano colore rispettosi del passato. Un’isola pedonale al centro della città. Il progetto prevede anche la riqualificazione dell’ex scuola elementare Edmondo De Amicis con un teatro coperto nella parte retrostante dell’edificio, aree per start-up innovative, centri di aggregazione giovanile e per anziani, un centro culturale. In più la riqualificazione di piazza Amendola e piazza della Repubblica, centraline wi-fi in tutto il centro cittadino e l’acquisto di bus elettrici per la mobilità sostenibile. Il programma prevede per Battipaglia circa 15 milioni di euro.

31 luglio 2019 
La cabina di regia regionale assegna a Battipaglia i fondi Pics. Vengono presentati tre macro interventi: Città inclusiva e attrattiva: 7,3 milioni per un hub della dieta mediterranea e per laboratori sociali per associazioni e start up (ex De Amicis), Città low carbon: 3,5 milioni per rifacimento di tutta la pubblica illuminazione; Città per le famiglie: 200 mila euro per la rifunzionalizzazione dei tre micronidi comunali. Totale assegnato: 11 milioni di euro. Il ritardo è costato 4 milioni di euro. Da questo momento dovrebbero partire i bandi e le gare. 

Marzo 2022
Viene bandito il concorso di idee per l’ex scuola De Amicis. Contestato dall’Anac, non ritirato dall’Amministrazione, non andrà mai in porto.

Giugno 2023
Consapevoli di non riuscire a realizzare gli interventi previsti, i progetti vengono “rimodulati”. Al posto di quanto originariamente programmato si dirottano i fondi su altro per evitare di perderli.
Nel dettaglio: 1.600.000 euro destinati alla “Riqualificazione illuminazione pubblica relativa al territorio comunale. Manutenzione straordinaria impianto illuminazione pubblica e lavori complementari”; 2.700.000 euro alla “Realizzazione del Centro Polifunzionale per servizi alla famiglia – quartiere Belvedere”; 1.750.000 euro alla “Realizzazione delle palestre dell’Istituto comprensivo Fiorentino di via De Gasperi”; 1.250.000 euro alla “Rigenerazione e ristrutturazione delle aree destinate alle attività sportive dello stadio Luigi Pastena, per l’animazione sociale e sportiva”. In totale sono lavori per 7.300.000 euro, a cui si aggiungono la “Riqualificazione illuminazione pubblica e la manutenzione straordinaria impianto illuminazione pubblica per un investimento di 3.500.000 euro, la Riqualificazione dei tre micronidi (via Indipendenza, via Magellano e via Turco). Si arriva così a impegnare la somma complessiva di 11 milioni di euro prevista dai Pics. 

Oggi, 31 ottobre 2023
Mancano 60 giorni alla scadenza del 31 dicembre 2023. Entro tale data i lavori dovranno essere terminati. Va effettuato il collaudo, pagate le ditte, presentata la rendicontazione. Intervento per intervento. In caso contrario si perdono i soldi. Il rischio, dunque, è di non riuscire a completare tutto e di dover attingere alle casse comunali per l’opera, eventualmente, non completata. Anche se, avvicinandosi la scadenza elettorale regionale, qualcuno già pensa a possibili proroghe. Per comprendere a che punto siano i “cantieri” a due mesi dalla scadenza, abbiamo sentito chi sta seguendo da vicino lavori; il consigliere comunale Gianluigi Farina che si mostra ottimista. Il consigliere di maggioranza rassicura: per i micronidi si attende solo la consegna degli arredi.

Pubblica illuminazione: le cinque ditte in subappalto stanno lavorando nelle diverse zone della città. Si è partiti dalle aree interessate dal traffico scolastico per evitare problemi all’apertura delle scuole, spostandosi poi verso il centro che va terminato entro fine novembre, per non impattare sul traffico natalizio. Lavori più complicati in zone come via Tufariello, dove non mancano solo i corpi illuminanti ma l’intero impianto. «Qualche ritardo – spiega Farina – è dovuto alla consegna dei materiali. Ma le ditte proseguono di gran carriera».

Poi c’è lo stadio Pastena: la doppia sospensiva del Tar che ha dato ragione all’affidataria dell’impianto, ha provocato ulteriori ritardi. Ma il 26 ottobre, dopo che i lavori erano stati bloccati e le ruspe mandate via, è stato raggiunto un accordo. I lavori sono ripresi. «Procederanno a pieno ritmo – dice Farina – Ce la faremo».

Centro per le famiglie a Belvedere: ci viene riferito che sono state già completate le fondamenta e si sta ormai alzando la struttura. «Sono usciti fuori terra – ci ragguaglia Farina – devono fare il getto per le travi e il solaio di copertura. Poi utilizzeranno pareti a secco che sono cave e facilitano la posa degli impianti. Sono organizzati su turni h24 e stanno utilizzando materiali di nuova concezione in parte prefabbricati ma di alta qualità».

Palestra scuola Fiorentino. È l’opera in maggiore arretrato. Al momento c’è solo il progetto esecutivo. I lavori saranno affidati alla stessa ditta aggiudicataria della ricostruzione. Per evitare ulteriori ritardi. Si procederà con materiali prefabbricati, più veloci da mettere in posa. Ottimista il consigliere Farina. «Anche in questo caso si lavorerà a ritmo pieno. La maggiore incognita sarà il meteo che rallenta i lavori; ma le ditte si sono organizzate: se piove troppo si fermano solo finché non smette. Poi riprendono e lavorano anche nei festivi. 24 ore al giorno. Ce la faremo».

Nelle foto: l’asilo nido in via Indipendenza; stadio Pastena, la pista di atletica da rifare

4 novembre 2023 – © riproduzione riservata

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