Se la bufala divide, fatela il doppio

[di Francesco Bonito]

Non farò della facile ironia su quanto scritto nella delibera di Giunta numero 214, quella della bufala, per intenderci; anche perché vorrei essere preso sul serio. E non infierirò sulla descrizione contenuta nella Relazione tecnica allegata alla delibera: “L’opera prevede poi un piccolo parcheggio interno alla rotatoria per la sosta delle auto delle mamme che portano i bambini a giocare o per chi potrà fare trekking (sic!)”. 

Certo, lascia perplessi il fatto che, in occasione di un intervento di riqualificazione e di realizzazione di “…un parco attrezzato a verde…”, si scriva nero su bianco: “Per assicurarne la piena vista dalla strada (di Bubalus, ndr), in tutte le direzioni, saranno evitati, all’intorno, piantumazioni di alberi ad alto fusto (sic!)”. Quindi, niente alberi? Al massimo qualche aiuola e un po’ di rosmarino? Si obietterà: è un atto di indirizzo, i dettagli saranno inclusi nel progetto esecutivo. Tutto vero, anche se la stessa Relazione è invece molto dettagliata quando si parla del calcestruzzo da impiegare, indicando anche quanti quintali di cemento per metro cubo di impasto. A questo descritto nuovo Eden, nel quale tutte le mamme vorranno portare i figli e tutti i papà fare trekking (con o senza bastoncini?), non si capisce come si accederà. Infatti, sempre nella delibera 214, si legge che si procederà “a parte, in vari step successivi, all’illuminazione pubblica e ai sottopassi, più costosi, realizzabili in una fase successiva” (è scritto perfino tutto maiuscolo, sembra un passaggio importante!).

Ma lasciamo la forma e veniamo alla sostanza. Chiunque abbia una buona capacità di ascolto e sia interessato all’opinione altrui avrebbe intuito che il progetto Bubalus, sia per come è stato concepito sia per l’elevato costo (si parte con una previsione di spesa di 75.000 euro, senza infrastrutture), non piace alla maggioranza dei battipagliesi. Ho chiesto a quasi tutti i miei conoscenti e a nessuno è sembrata una buona idea. Ma una distorta interpretazione della dialettica maggioranza-minoranza, oggi come spesso anche nel passato sia prossimo che remoto, ha motivato i proponenti e i consiglieri di maggioranza a far valere il peso del voto (e dei voti), senza impegnarsi nemmeno a persuadere la minoranza e i cittadini della bontà della proposta. 

Orbene, il dado è tratto. Si sa, sono le regole democratiche. Perciò anche chi scrive, seppur perplesso, non si opporrà (e come potrei?) agli eventi. Perciò, nella speranza di poter dare un contributo positivo all’ineluttabile nascita di Bubalus, umilmente invito a considerare quanto segue. L’opera misurerà sei metri di base e sarà alta circa tre. Attenti alle proporzioni, perché tutto è relativo. Una bufala di sei metri sembrerà enorme nel salotto di casa, ma in una rotatoria di tre ettari (dato citato nella Relazione) si vedrà? La noteranno gli automobilisti diretti verso il Cilento percorrendo il cavalcavia che passa sulla testa della bufala? 

Allora, se si è ancora in tempo, fatela più grande. Raddoppiate! Che sia larga e alta il doppio. Facciamo vedere che abbondiamo… Abbondandis in abbondandum. Che poi dicono che siamo provinciali (cit.).

18 novembre 2023 – riproduzione riservata

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