Centodue metri e venti centimetri

[di Francesco Bonito]


L’evento della settimana è stato il varo della passerella pedonale che scavalca la linea ferroviaria, collegando il centro con il quartiere Taverna e la zona industriale. L’opera, non ancora ultimata, è parte di un progetto più ampio finanziato con fondi europei, finalizzato a ridisegnare le zone limitrofe alla stazione di Battipaglia. Un buon inizio, sempre se si porteranno a termine tutte le altre opere previste, evitando di partorire l’ennesima incompiuta battipagliese.
Un fatto positivo per una città che non vede la realizzazione di un’opera pubblica da anni e che ha bisogno di ritrovare la fiducia in sé stessa. Se sarà un ponte verso il futuro o sarà stata solo una “passerella” per i politici locali e regionali lo scopriremo solo vivendo, come recitava la nota canzone di Lucio Battisti. Speriamo sia un ponte, verso il futuro, verso una città che riparte, che scavalca le divisioni, che ritrova la capacità di ricostruirsi, come accaduto più volte nel passato. La sindaca e i consiglieri comunali hanno la grande responsabilità di deliberare provvedimenti e interventi per far tornare Battipaglia una città normale, obiettivo da loro stessi proclamato più volte in consiglio comunale e nelle dichiarazioni pubbliche. E c’è tanto da fare per riuscirci.
Un esempio concreto? In una città normale si festeggia con soddisfazione il varo di una passerella pedonale ma, se ci si accorge che per entrate nella stazione ferroviaria c’è un gradino che rende difficoltoso l’accesso ai diversamente abili, si taglia il marciapiede e si realizza uno scivolo, una piccola rampa per le carrozzine. Per chi ha realizzato un ponte lungo centodue metri non dovrebbe essere difficile eliminare un gradino alto venti centimetri.

Post scriptum
Per favore, nel rispetto dell’intelligenza di tutti, mi auguro di non sentire commenti del tipo: “A certi giornalisti non va bene mai niente: abbiamo la passerella più lunga d’Europa e vanno a guardare il gradino davanti alla stazione!”. Anche se qualcuno lo ha pensato, consiglio di non dirlo: tacere, a volte, fa apparire più saggi.

Nelle foto: la nuova passerella pedonale della stazione ferroviaria (foto di Gerardo Nicolino), il marciapiede davanti all’ingresso della stazione ferroviaria.

24 marzo 2017 – © Riproduzione riservata
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