Cecilia Francese si incatena per l’ospedale

[di Stefania Battista]

Era il primo marzo quando, tra lo sbalordimento generale, la prima cittadina di Battipaglia decideva di incatenarsi dinanzi all’ingresso visitatori dell’ospedale di Battipaglia. Immediata la corsa della stampa per capire cosa avesse spinto Cecilia Francese ad un gesto simile. A spiegare le motivazioni della “dimostrazione” è stata lei stessa.
«Sono costretta mio malgrado ad adottare un atto estremo a tutela e rispetto dei concittadini che rappresento nei confronti di una direzione aziendale e sanitaria di Presidio che, nonostante ripetuti inviti e solleciti a intervenire sui tanti problemi dell’ospedale acuitisi con l’emergenza pandemica, continua ad essere latitante. Più di 30 tra infermieri e OSS sono andati in pensione e non sostituiti nell’ultimo anno; ora gli infermieri di sala operatoria sono costretti a turni massacranti per garantire cinque sale operatorie su due piani, e gli infermieri di pronto soccorso sono costretti ad assistere molti pazienti in attesa di tampone per poter accedere al ricovero oltre al compito dell’urgenza». La sindaca restò dinanzi all’ospedale per l’intera giornata. Il 2 marzo giunse un primo risultato: il tavolo convocato per lunedì 8 si sarebbe occupato anche delle questioni poste dalla sindaca. Così Cecilia Francese lasciò l’ospedale.
Lunedì 8 marzo, finalmente, l’atteso incontro a cui, oltre alla sindaca Francese, hanno partecipato i sindaci Domenico Volpe di Bellizzi e Michele Volzone di Olevano. Al centro della discussione l’organizzazione del sistema vaccinazione over 80 del distretto 65. Sono giunte così le rassicurazioni dei responsabili del dipartimento di prevenzione e del centro vaccinale, il dottor Angelo Saggese Tozzi, e il dottor Vincenzo Patella.
Sedicimila vaccini effettuati su circa ottantamila prenotazioni. «La direzione aziendale ha evidenziato l’imminente impegno di circa 1 milione e 200mila euro per ristrutturazione e riqualificazione di ambienti specialistici del nosocomio – ha detto Cecilia Francese – Ci sarà un tavolo tecnico aperto anche per soddisfare la carenza di personale. Saranno aumentate le ore degli operatori sanitari della cooperativa Ariete che finora ne avevano solo 950. La direzione ha precisato che mai come in questo momento la questione dell’ospedale di Battipaglia è diventata prioritaria. Nelle prossime settimane, grazie all’istallazione di nuove apparecchiature per la diagnostica, partirà uno screening per il colon retto. Infine dovrebbe essere noleggiato un macchinario per elaborare direttamente i risultati dei tamponi».

13 marzo 2021 – © riproduzione riservata

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