La lezione di Poldina

Ho avuto il privilegio di conoscerti, viverti, apprezzare le tue qualità e la tua forza. Hai saputo suscitare curiosità, interessi e amore nelle svariate forme ed espressioni; seguivi un programma didattico e ministeriale, ma non ricordo di averti mai sentita dire che eri in ritardo con il programma, che i tuoi allievi stavano rimanendo indietro. Ti ricordo accogliente, affettuosa, gentile ma obiettiva e severa nel giudizio, sincera. 
Se potessi fare un augurio ai bambini che si affacciano al mondo della scuola primaria, augurerei di incontrare insegnanti da ricordare con amore, avendo riconosciuto in te autorità magistrale e humanitas. 
Poldina, colonna portante della sua scuola, pioniera di modernità con i tuoi gruppi di studio, di livello e per inclinazione, per interessi e per la valorizzazione delle individualità. 
Hai incarnato e testimoniato il tuo essere Maestra con professionalità, autorevolezza, sensibilità, modestia, dolcezza e con quell’ineguagliabile, rassicurante sorriso impresso nei tuoi occhi, per il valore e il senso che hai saputo dare alla tua altissima opera educativa. 
Poldina, hai insegnato ai tuoi alunni a vivere l’errore come opportunità di crescita e di successo, anche minimo, come importante conquista. 
Una ragione in più per guardare il cielo stellato!

Maria Luisa De Longis

Nella foto in basso: la maestra Nastri con gli alunni della IV elementare, scuola De Amicis 1992.

20 marzo 2020 – © Riproduzione riservata

Facebooktwittermail