Withania, la pianta della longevità

[di Simona Otranto – Erborista]

La whitania, Withania somnifera L., meglio nota come ashwagandha (termine che in italiano può essere tradotto con “come un cavallo”), è un piccolo arbusto della tradizione ayurvedica, appartenente alla famiglia delle Solanaceae (la stessa del pomodoro, della melanzana, della patata), largamente distribuito nelle regioni aride dell’India. Come il pomodoro ha fiori verde-giallo e il frutto, a seconda dello stadio di maturazione, varia dal giallo all’arancio al rosso. Comunemente conosciuta come ginseng indiano (anche ciliegio invernale o dunel) è un millenario rimedio utilizzato in India come il ginseng in Corea. La droga è costituita dalle radici. Nella medicina popolare locale vengono utilizzati altresì i frutti. Sono stati isolati e identificati oltre 35 costituenti chimici farmacologicamente attivi. Tra i principali citiamo alcuni alcaloidi come la witanina e la somniferina. Contiene ferro, colina, flavonoidi, tannini e un olio essenziale chiamato puranolo. 

Viene considerata una pianta tonica adattogena ma vanta anche importanti proprietà antinfiammatorie e analgesiche. Migliora le prestazioni sia fisiche che mentali in modo costante. Agisce positivamente sull’umore. Favorisce l’adeguamento allo stress. Funziona da ansiolitico agendo favorevolmente sul sistema nervoso centrale e sul sistema endocrino. In diversi studi sperimentali è stato dimostrato che la witania possiede proprietà antinfiammatorie, antitumorali, neuroprotettive, nootrope, antiossidanti, ipoglicemizzanti, cardioprotettive. Una sostanza si dice nootropa quando aumenta le capacità cognitive dell’essere umano. Ci sono studi interessanti e promettenti anche nel trattamento di alcune forme di demenza senile e nel morbo di Alzheimer. Possiamo aggiungere, inoltre, che è una pianta dalle caratteristiche epatoprotettive e immunostimolanti. Molte di queste proprietà sono state dimostrate sia sul fitocomplesso che su alcune sostanze isolate. Particolare attenzione è stata posta sulla protezione esercitata nei confronti del danno indotto da agenti antitumorali, suggerendo un possibile impiego clinico durante la chemioterapia. 

La withania è utilizzata da sempre e largamente nella medicina tradizionale indiana. Rientra in numerose formulazioni prescritte contro artrite e reumatismi e non solo. Viene considerata un tonico generale, una panacea di lunga vita. Questa pianta è utile, inoltre, in caso di ansia, agitazione, insonnia, nervosismo, fatica, stress, esaurimento nervoso. Migliora le prestazioni di tipo sessuale risultando un ottimo afrodisiaco. Non sono noti effetti collaterali di rilievo se l’utilizzo rimane appropriato. Controindicata, per mancanza di studi sufficienti, in gravidanza, allattamento e nelle persone affette da malattie autoimmuni.

29 ottobre 2022 – © riproduzione riservata

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