Vuoto a perdere

[di Francesco Bonito]

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Non si sa ancora quando ma si sa già quanti. La frase si presta a descrivere due situazioni distinte ma non del tutto indipendenti: infatti possiamo riferirla al prossimo consiglio comunale (non sappiamo quando sarà eletto ma sappiamo quanti saranno i consiglieri: 24); ma l’affermazione è riferibile anche al buco milionario nelle casse comunali (non si sa bene quando si è prodotto ma sappiamo quanti milioni di euro sono: 24, quasi). Risultato: i futuri consiglieri comunali erediteranno un debito pro capite di 1 milione di euro. Ma possono stare tranquilli i candidati consiglieri, si tratta solo di un bizzarro accostamento dovuto al ricorrere del numero 24, in realtà il debito pesa sulle spalle di tutti i Battipagliesi che, dal giorno in cui hanno appreso la notizia, si chiedono quando questo enorme debito si è formato e, soprattutto, come. Difficile dare una risposta precisa, documentata, ma possiamo girare la domanda a chi negli ultimi vent’anni ha governato la città. Quasi impossibile contattare tutti i consiglieri comunali eletti dal 1994 a oggi, né ritengo che i più ricordino o siano in grado di rispondere; più facile e forse anche più giusto chiederlo ai sindaci che si sono alternati a Palazzo di Città nell’ultimo ventennio. Loro sicuramente dovrebbero ricordare, potrebbero avere un’idea di cosa ha creato un tale disavanzo finanziario che pesa come un macigno sulla nostra città. Potrebbero rispondere (non a me, bensì ai cittadini) e raccontare come è andata, spiegarci quando si è cominciato a spendere più di quanto si incassava e perché. Risposte che certamente interesserebbero ai nostri lettori, perciò chiediamo a Fernando Zara, Pasquale D’Alessio, Alfredo Liguori, Gennaro Barlotti e Giovanni Santomauro: “Quando e come si è prodotto un disavanzo finanziario di più di 20 milioni di euro?”

Invitiamo con cortesia gli ex primi cittadini a rispondere servendosi di questo giornale, contribuendo a far chiarezza sul “problema dei problemi” e a dar vita a un dibattito proficuo per Battipaglia e costruttivo per le forze politiche locali. Sia chiaro, non cerchiamo il responsabile, vogliamo solo dare l’opportunità di spiegare quali misure furono prese per contenere il disavanzo finanziario o cosa si tentò di fare per risanare il bilancio. Un’occasione per illustrare ai cittadini il proprio operato, per rinsaldare il dialogo con gli elettori e avviare un confronto civile tra i protagonisti della politica battipagliese degli ultimi anni.

I nostri lettori sono ansiosi di leggere le risposte che, speriamo, non tarderanno ad arrivare in redazione (e-mail: posta@nerosubianco.eu).

Ringraziamo fin d’ora i cinque ex sindaci per l’attenzione che riserveranno alla nostra richiesta e per il tempo che dedicheranno a rispondere ai Battipagliesi che, senza dubbio, apprezzeranno.

4 luglio 2013 – © Riproduzione riservata

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