Voglia di teatro

Nel momento in cui la nostra città vede sempre più ridursi i suoi spazi di socializzazione e confronto culturale (basti pensare alla chiusura del Teatro Garofalo), appare quanto mai opportuno accettare l’invito di alcuni seri operatori locali che, con la finalità di meglio capire le cause della crisi in atto, intendono ripercorrere la storia di una tradizione artistica molto solida. Non vi è dubbio che nell’ultimo trentennio nessun comune della provincia di Salerno (eccezion fatta per il capoluogo) ha visto sorgere un numero di associazioni culturali, gruppi teatrali e scuole di danza tanto elevato. La competizione e la collaborazione fra questi, unita alla convinzione di alcuni che la crescita territoriale debba passare attraverso il sano orientamento dei giovani, ha determinato in questi anni un’intensa attività artistica e di spettacolo. Un’attività viva e dinamica che ha visto giovani battipagliesi affermarsi a livello nazionale e internazionale in campo musicale, teatrale e cinematografico, come anche nella danza; ciascuno, nel proprio ambito professionale, capace di dare lustro alla città ma anche di intercettare segmenti giovanili da avviare alla medesima valorizzazione. Di questo non si è evidentemente tenuto conto nella giusta maniera: rinunciando ad investimenti tesi a reimpiegare le loro proficue relazioni a vantaggio del territorio di origine si è di fatto impedito il ricambio generazionale e costretto i talenti ad emigrare per essere pienamente apprezzati. Questi talenti hanno tutti fra i trenta e i quarant’anni, sono cioè nel pieno della maturità, e quando ritornano in città assistono impotenti al suo declino culturale.

CentroSociale02Non vuole essere, questa, la sede per addentrarsi in valutazioni di tipo politico, e del resto nei momenti critici occorre cercare ciò che unisce piuttosto che ciò che divide. Esistono ancora importanti energie di persone tenaci, mature, e validi giovani in grado di incontrarsi e interagire. Ma è indispensabile investire in uno spazio di aggregazione: come potrebbe essere il Centro Sociale, affinché sia reso acusticamente e strutturalmente adeguato per divenire il nuovo Teatro Comunale nonché il luogo di convergenza di iniziative capaci di ridare smalto alla vita cittadina e dignità ad associazioni, scuole e gruppi, desiderosi di operare e di crescere.
A queste realtà, in particolare alle compagnie teatrali, verrà dato spazio nei prossimi numeri di Nero su Bianco: un canale aperto per esprimere liberamente riflessioni e proposte, una vetrina doverosa sulle loro validissime attività e sulle iniziative per la promozione e la diffusione dell’arte teatrale che, amatoriale o professionale che sia, prende sempre origine da una passione ed un impegno fuori dal comune.

10 aprile 2015 – © Riproduzione riservata

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