Vinora Village, buona la seconda

Tre giorni dedicati alle cose belle della vita: il vino, il cibo e la buona musica. Questo è stato il Vinora Village che ha animato la villa comunale di via Belvedere dal 28 al 30 giugno. Oltre che una vetrina per i prodotti tipici del nostro territorio, è stata anche un’occasione per i più piccoli di acquisire delle conoscenze grazie ai VinoraLab, laboratori in cui i bambini hanno potuto visionare al microscopio anche le spore dei tartufi, per fare un esempio. 
Le serate sono state allietate da musicisti Jazz che hanno reso l’atmosfera allegra, elegante e frizzante, mentre si potevano degustare ottimi vini accompagnati da squisiti piatti tipici. Vedere la villa comunale piena di persone che chiacchieravano amabilmente, bambini che correvano e giocavano spensierati, il tutto accompagnato dalla musica, è stato meraviglioso, mi ha riportato indietro negli anni, al tempo ormai lontano della “Città dei ragazzi”. 
Mentre pensavo con malinconia a quel periodo, incontro uno degli organizzatori del Vinora Village che, in risposta ai miei complimenti, mi ha detto: «Noi amiamo questa città, nonostante tutto»; così ho compreso che non è stato solo coraggio, ma un sentimento vero a muovere ogni cosa. 
Prima del Vinora la villa comunale era una foresta selvaggia e male illuminata. Questa manifestazione ha dato la prova tangibile delle potenzialità di questa villa comunale che potrebbe essere teatro di ogni genere di iniziativa. Ma, per motivi incomprensibili, finora è stata lasciata all’incuria e all’abbandono. Battipaglia potrebbe davvero rialzarsi con poco, basterebbe la volontà e la capacità di afferrare, curare e usare ciò di cui è ricca. 
Senza dubbio queste serate saranno annoverate tra i momenti più belli che questa città e la villa comunale abbiano vissuto. L’auspicio è che venga resa protagonista di altre iniziative come questa in futuro.

Francesca Galluccio

12 luglio 2019 – © Riproduzione riservata

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