Villa Maria sub iudice

[di Carmine Landi]

Un procedimento nato per traghettare la gestione di Villa Maria verso una nuova fase, e finito invece su un binario morto. Il Tar della Campania ha annullato l’aggiudicazione della gara ponte per la casa albergo per anziani di via Etruria, a Battipaglia. I giudici amministrativi hanno accolto il ricorso principale proposto da Athena (avvocato Demetrio Fenucciu), il consorzio di cooperative sociali di Monteforte Irpino. La storia recente della struttura è complessa. Athena, già affidataria del servizio (ottenuto all’esito del burrascoso “sfratto” alla Don Uva), fu dichiarata decaduta dal Comune di Battipaglia due giorni prima della naturale scadenza della convenzione. L’amministrazione comunale, invece di procedere al previsto affidamento venticinquennale, bandì una procedura ponte per garantire la continuità del servizio (pur avendo accordato la predisposizione d’un project financing all’operatore irpino). L’esito premiò la cooperativa Noi di Montecorvino Pugliano, difesa in giudizio dall’avvocato Felice Gabriele. Nel frattempo, sospensive e rinvii hanno consentito ad Athena di proseguire nell’attività, senza soluzione di continuità. Nel merito, il Tar ha rilevato una profonda disparità tra i punteggi assegnati alla vincitrice e quelli attribuiti ai concorrenti. Un divario superiore ai diciassette punti, rimasto privo della necessaria motivazione, tanto più in un contesto in cui il disciplinare di gara – privo di sotto-criteri e pesature analitiche – imponeva una dettagliata esplicitazione dei giudizi. La commissione, invece, ha omesso di spiegare le ragioni di una valutazione così marcata. Da qui il rilievo di un vizio insanabile di eccesso di potere per difetto di motivazione. 

È stato respinto anche il ricorso incidentale della cooperativa Noi, che aveva chiesto l’estromissione di Athena per presunte irregolarità pregresse e per una domanda di iscrizione nella white list antimafia ancora pendente. Il Comune di Battipaglia, costituitosi in giudizio con gli avvocati Sabato Criscuolo ed Ennio De Vita, dovrà ora avviare una nuova procedura per l’affidamento della gestione. Nessun risarcimento è stato riconosciuto ad Athena. Villa Maria resta così in una situazione di incertezza: un’altra gara da bandire, un altro capitolo da scrivere per una struttura che attende, da anni, una stabilità definitiva.

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