Verde pubblico: avanti piano
[di Andrea Verderame]
Un posto d’onore nel dibattito locale è quello riguardante la gestione del verde urbano. È innegabile, infatti, che il tema sia spesso al centro delle rimostranze dei cittadini, che a più riprese lamentano la scarsa cura delle aree verdi in città. Ma ecco che l’amministrazione comunale, proprio al fine di facilitarne la manutenzione e il controllo, ha deciso provvedere al censimento delle aree occupate da vegetazione.
Questo offrirà un’istantanea delle condizioni degli angoli naturali in città in modo da poterne effettuare una manutenzione mirata, permettendo di individuare le criticità come i diversi alberi malati o le aree più degradate. Nessun tipo di gestione, infatti, può prescindere da una pianificazione a monte in grado di definire obiettivi e interventi.
La consigliera comunale Gabriella Nicastro, delegata alla gestione e manutenzione del verde, fa risalire buona parte delle precarie condizioni nella quali questo versa il verde pubblico cittadino a passati errori che hanno portato a scelte improprie. Scelte che, secondo la consigliera, determinano gran parte dei problemi attualmente lamentati dai cittadini: «Negli anni ’70 la Forestale regalava ai comuni determinati alberi, come i cedri. Questi sono stati messi senza rispettare distanze e ingombri»; e ancora: «Anche un bambino si rende conto che gli aranci di via Mazzini non hanno lo spazio adatto». Problemi che, tuttavia, la dottoressa Nicastro riconosce non essere solo ereditati dal passato: «Ci sono situazioni nelle quali il verde non è curato».
Cura non sempre effettuata con buona tecnica e diligenza, che la delegata non manca di denunciare sottolineando come, spesso, la manutenzione venga effettuata in maniera grossolana, danneggiando la salute delle piante. Manutenzione che, quando effettuata, ha provocato – sempre secondo Nicastro – ingiustificate critiche da parte dei cittadini. È il caso della ex scuola Fiorentino dove: «È stato fatto un polverone. Sono stati abbattuti dei cipressi perché una volta non potati a siepe, come doveva essere, crescendo erano ormai diventati troppo vicini l’un all’altro, seccando». Proprio in quell’area sorgerà un parcheggio alberato, unico in città, compensando gli alberi rimossi perché pericolosi.
Avanzando l’interrogativo sul se, a poco più di un anno dalla fine del mandato, non debba essere questo il momento dell’azione più che della pianificazione, Nicastro riconosce come propedeutica a un vero e proprio Piano del verde l’approvazione del Puc, al momento ancora latitante.
Una necessità di intervento che affonda le proprie radici non esclusivamente in una questione di decoro urbano quanto nel dichiarato intento di promuovere un ambiente urbano più sostenibile. Rigenerazione e manutenzione del verde urbano, d’altronde, sono strumenti essenziali per conseguire una migliore qualità dell’aria, specialmente in zone altamente trafficate. È in questo solco che va inserito il progetto del “bosco urbano” che un giorno sorgerà nella rotatoria autostradale alle porte della città.
28 giugno 2025 – © riproduzione riservata


