Un’opportunità da non perdere

Cecilia Francese [messaggio elettorale]

Dopo cinque anni in cui abbiamo fatto il “lavoro sporco”, quello teso a mettere a posto i conti del Comune e di Alba e a risolvere i grandi contenziosi che coinvolgevano il Comune di Battipaglia, tutti fattori che frenavano la possibilità di programmare la crescita della città, ora si può programmare la costruzione della Battipaglia che vogliamo. 
Il nostro programma, presentato alla città già nel mese di luglio, dice le cose che vogliamo fare e che abbiamo messo da tempo nero su bianco! Abbiamo posto al centro quattro grandi temi:

- occupazione e quindi le linee di sviluppo;

- ambiente e quindi la salvaguardia del territorio

- disegno fisico e funzionale della città attraverso il PUC, lavori pubblici, efficientamento dei servizi comunali;

- trasparenza, partecipazione dei cittadini, solidarietà.

Puntiamo innanzitutto sull’agricoltura, grande risorsa del nostro territorio: basta consumo del suolo agricolo! Vogliamo valorizzazione i prodotti nostrani anche attraverso un marchio di produzione di qualità, snellire le procedure di competenza del Comune, incentivare forme di agricoltura biologica, spingere l’infrastrutturazione dell’agricoltura: mercato dei fiori, polo agroalimentare, mercato ortofrutticolo.
Puntiamo sul turismo sia su quello balneare, accelerando sul Master Plan, che su quello culturale riscoprendo la storia nostra e della piana del Sele, che su quello religioso. Per fare questo è importante anche migliorare la mobilità: con l’alta velocità e la metropolitana leggera, la messa in sicurezza delle provinciali per il mare e i collegamenti con l’aeroporto di Pontecagnano. Inoltre, vogliamo realizzare approdi leggeri ed eco sostenibili sulle nostre coste.
Non dimentichiamo la zona industriale sulla quale occorre definire con l’ASI, che continua in una logica immobilista e burocratica, le varianti che abbiamo proposto.
Pensiamo anche al commercio e all’artigianato con forme di supporto all’imprese che operano in questi settori, soprattutto creando servizi: parcheggi, viabilità, illuminazione, arredo urbano e iniziative ricreative. Riteniamo indispensabile realizzare il centro commerciale naturale. 
Sull’ambiente continueremo l’azione a tutela del nostro territorio con il blocco di nuovi insediamenti di lavorazione di rifiuti insalubri, riaprendo la questione della rapida bonifica delle discariche presenti sul territorio, completando la depurazione a salvaguardia delle nostre acque e quindi anche del turismo balneare, riscoprendo il fiume Tusciano e le nostre colline. Particolare attenzione presteremo al verde pubblico, al fine di incrementare e manutenere gli spazi verdi cittadini. Infine, pensiamo a ridisegnare il sistema dell’igiene urbana ora che Alba non è più schiacciata dai debiti.
Progetteremo e adotteremo di un piano del traffico che preveda anche l’istituzione di isole pedonali per ridurre l’inquinamento, e incentiveremo forme di mobilità alternative come quella collettiva e quella in bicicletta. Ci siamo posti infine l’ambizioso obiettivo di ridisegnare la città innanzitutto con uno strumento di programmazione quale il PUC, con lo stop al consumo di suolo agricolo e con la riqualificazione dell’esistente, con l’avvicinamento delle periferie al centro, con il recupero della parte originaria della città: le “comprese”.
Dobbiamo recuperare all’uso collettivo grandi contenitori quale la scuola de Amicis (a fini culturali) e l’ex tabacchificio (a fini espositivi/fieristici, facendone una sorta di centro direzionale della città).
Il volto della città deve cambiare con la realizzazione di opere pubbliche alcune delle quali hanno già i finanziamenti per la realizzazione o per la progettazione (scuola Kennedy, messa in sicurezza del Tusciano e rete fognaria piazza Cacciatore e rete fognaria rione Taverna, illuminazione pubblica, etc.).
La città che vogliamo prevede necessariamente un altissimo livello di partecipazione e collaborazione della società civile, delle associazioni, delle donne (pensiamo ad una città sempre più a misura di donna), dei giovani (dobbiamo ricostruire un senso di appartenenza delle giovani generazioni alla nostra città, opportunità lavorative, partecipazione, attività culturali ad essi dedicate), degli anziani (rispondendo sia alle esigenze di servizi che di socializzazione), delle persone con disabilità.
Questi obiettivi presuppongono una riorganizzazione della macchina amministrativa, che va potenziata in termini di risorse umane, di aggiornamento professionale, di strumentazione, rendendo tutto ciò che avviene nel Comune trasparente e leggibile da tutti i cittadini.
Vogliamo costruire una nuova Battipaglia. Per farlo sappiamo che ci aspettano cinque anni di lavoro durissimo che richiede idee chiare, passione, competenza. Questo obiettivo è raggiungibile grazie al lavoro svolto in questi anni, per questo c’è bisogno di continuità amministrativa e sono convinta che i Battipagliesi questa opportunità non la vogliono perdere.

Cecilia Francese

4 settembre 2021 – riproduzione riservata

Committente: la candidata

Facebooktwittermail