Un po’ d’industria, un po’ di agricoltura e un pizzico di turismo

[di Francesco Bonito]

nsb263Il segretario cittadino del Pd, nella lettera inviata al nostro giornale, scrive “C’è uno sterile dualismo nel proporre una scelta esclusiva tra il settore industriale e quello agricolo o turistico”. Non so se intende riferirsi alla copertina dell’ultimo Nero su Bianco e agli articoli sulla vicenda Pisano e sull’area di crisi industriale pubblicati negli ultimi due numeri, oppure è una fortuita coincidenza. Avendo indirizzato al giornale la lettera mi viene da pensare che in qualche modo ci chiami in causa, perciò mi permetto di fare due brevi osservazioni a commento del suo intervento. La prima è: se Bruno esprime la posizione del Pd battipagliese – ritengo di sì visto che l’ha firmata come Segretario Pd di Battipaglia  deduciamo che il partito di Renzi valuta come non incompatibili la scelta industriale e quella agroalimentare e turistica. La sua risposta alla nostra domanda “Quale futuro?” sembra implicitamente essere: a Battipaglia ci vuole un po’ d’industria, un po’ di agricoltura e un pizzico di turismo. Ma soprattutto industria, intuisco dagli argomenti esposti nella sua interessante lettera. Bruno così salva capra e cavoli o, per meglio dire, tombini in ghisa e cavoli. Sole, mare e industria: il pensiero corre a Milazzo e a alla vicina Bagnoli; ma è solo una mia infelice associazione d’idee.
Inoltre, leggendo quanto scritto dal segretario Bruno, sembrerebbe che per lui informare i cittadini sulle scelte politiche che incideranno sul futuro di una comunità significhi “(…) alimentare continui sospetti e ostilità nelle scelte pubbliche”. Spero di aver capito male. In ogni caso lo ringrazio per il fertile contributo al dibattito, anche perché la sua lettera ha permesso ai nostri lettori di comprendere meglio le posizioni del Pd battipagliese.

25 novembre 2016 – © Riproduzione riservata
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