Tutto il buono che c’è intorno

[di Pino Bovi]

È davvero dura vivere a Battipaglia. Soprattutto sapendo, leggendo, ascoltando, vedendo gli effetti, di quale entusiasmante avventura abbia vissuto chi ci sia stato. Una città oggi in decrescita. Ometto considerazioni su come venga amministrata, ora, e non da ora, perché non c’è bisogno che faccia io l’analisi. Se nessuno più punta a vivere a Battipaglia, se chi ci si era trasferito torna sui suoi passi, se l’obiettivo dei nostri giovani è cercare spazio e avvenire altrove, quando prima era qui che si scriveva, l’avvenire, non può dipendere dal caso. Battipaglia si amministra male. E in questa espressione metto insieme l’amministrazione in senso stretto e anche chi da un lato la sceglie, l’amministrazione, e dall’altro, e soprattutto, non vive la città come comunità al cui benessere e alla cui crescita contribuire.

Nel numero di Nero su Bianco dedicato alle buone notizie (e mi permetto di citare proprio i suoi primi 400 numeri come buona notizia) però, credo si debba andare oltre tutto questo, e cercare spunti positivi, motivi per sperare, per avere, comunque, fiducia. E allora certo non può sfuggire un certo fermento, una evidente matta voglia di provare a fare qualcosa per la comunità. Chiariamoci subito. Chi organizza qualcosa lo fa anche per propria gratificazione, ma non solo. In una città dormiente, gridano in tanti a dare la sveglia. La buona notizia è questa! È un tenore professionista che si industria per proporre ogni anno un galà lirico tra digiuni in materia, o gruppi che investono energie per le originalissime Casa Battipaglia e Vinora, o il Beach Village, o la storica Ciclolonga, iniziative belle, da sostenere, pur nella loro evidente eterogeneità strutturale.

La buona notizia, è che c’è e si consolida, col coinvolgimento di giovani e non più tali, una coscienza civile che polarizza di volta in volta la sua attenzione su temi alti e significativi, sempre di interesse comune. In primis citerei la straordinaria presa di coscienza prodotta da Battipaglia dice no. Nel momento di grande crisi ambientale legata ai troppi rifiuti lavorati, dopo i troppi interrati, in città, quel comitato coinvolse una città e portò il problema all’attenzione di tutti, avvicinando anche buone soluzioni. Storici i due cortei con 20.000 persone in strada tra novembre 2017 e dicembre 2019. Ora quel comitato vigila e continua la sua azione, mentre altri seguono altre problematiche, a cominciare da Prima Battipaglia, sorto e insorto per la faccenda del distributore di carburanti in via Domodossola e che ha poi allargato gli orizzonti alla tutela del Tusciano e anche allo studio del Puc.

Ma l’attualità delle belle notizie è anche la Fronda, comitato nato a difesa degli alberi, che punta ad un continuo monitoraggio del territorio, per iniziative didattiche e convegni sull’ambiente, o Invasioni Botaniche, iniziative di cittadinanza attiva mirate al verde pubblico animate da Simona Otranto, con una predilezione per quelle che uniscono memoria cittadina e verde. Tra queste il reimpianto del cedro storico di piazza Moro, dedicato a Enzo Faenza, il Boschetto dei Giusti presso l’Istituto scolastico Sandro Penna, la piantumazione di 75 cipressi in ricordo delle vittime del covid in città. Non passano inosservate le iniziative più strettamente culturali che crescono: i Libronauti, appassionato gruppo di lettura promotore di tante iniziative interessanti, e il Piccolo di Battipaglia, spazio teatrale e luogo d’arte a 360 gradi, curato da Gennaro Paraggio, che ospita mostre d’arte e performance teatrali. O come Il Giardino dei libri, dedicato alla crescita di giovani con neuro-diversità. 

C’è poi l’iniziativa dedicata a Primo Levi: Giovanni Colucci e Luigi Viscido, insieme a 27 associazioni del territorio, hanno proposto e ottenuto la cittadinanza onoraria per Primo Levi, e il 13 dicembre come “Giornata cittadina in memoria di Primo Levi”, nonché l’istituzione del fondo Primo Levi presso la Biblioteca comunale di Battipaglia. In questa prima e non completa raccolta di spunti che vengono dalla società civile e di essa testimoniano voglia e potenzialità di crescita, aggiungo le iniziative per recuperare ad uso pubblico e culturale il Tabacchificio e il Cinema Garofalo promosse dall’associazione Battitinera. 

Nella foto: il cedro dedicato a Enzo Faenza

3 dicembre 2022 – © riproduzione riservata

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