Terapia del bambino e dell’adolescente

La terapia psicologica per i bambini e gli adolescenti è indicata nel momento in cui manifestano malessere psicologico e i genitori, o altre figure di riferimento significative (nonni, docenti, pediatra, educatori), avvertono la necessità di comprendere meglio i segnali di disagio che il minore esprime.
La terapia in età evolutiva è altrettanto indicata quando genitori e figli si trovano a confrontarsi con difficoltà educative o di relazione, o quando i minori vivono situazioni particolarmente stressanti. Le consultazioni vengono effettuate soltanto con il consenso dei detentori dell’autorità parentale. I minori esprimono le proprie difficoltà in modo differente rispetto agli adulti.
È sicuramente importante consultare un professionista quando il disagio appare evidente, ma lo è altrettanto quando i comportamenti manifestati dal minore pongono dubbi o perplessità, oppure se risultano di difficile comprensione. In tutti i casi, consultare un professionista può chiarire se i disagi del bambino o dell’adolescente siano il segno del fisiologico sviluppo. Inoltre, nei casi di una reale condizione di disagio patologico, il consulto permette di sapere come affrontare al meglio la situazione. I genitori vengono spesso coinvolti nel lavoro con il bambino e l’adolescente, sia attraverso incontri di sintesi e bilancio con il professionista, sia attraverso sedute di terapia in cui il colloquio congiunto genitori-figli serve a migliorare la qualità della relazione parentale.
Lo scopo della terapia é quello di accompagnare i minori nella loro evoluzione fornendo loro, ed anche ai genitori, un supporto competente. L’obiettivo è che genitori e minori affinino le loro risorse e sviluppino strumenti che consentano di risolvere in autonomia le difficoltà future. Il terapeuta dell’età evolutiva favorisce la comprensione dei meccanismi psicologici in corso sia per il minore, sia per l’adulto. Attraverso incontri familiari e individuali con gli interessati sostiene inoltre lo sviluppo psicologico del minore, grazie a un lavoro di cooperazione con la famiglia.  I professionisti che si occupano dell’area dell’età evolutiva offrono diversi tipi di intervento: psicoterapia, sostegno psicologico, consulenza psicologica al minore, ai genitori e alle famiglie, terapia di coppia (genitore-figlio, coppia genitoriale), terapia familiare, incontri di formazione per i genitori. La terapia del bambino riguarda: disturbi dell’apprendimento, disturbi affettivi ed emotivi,disturbi del comportamento e della condotta, disturbi dell’attaccamento e dell’adattamento, difficoltà scolastiche, problemi relazionali, situazioni post-traumatiche (lutti, separazioni, maltrattamenti, abusi).
Invece la terapia dell’adolescente riguarda: disagio adolescenziale, depressione e altri disturbi dell’umore, ansia, preoccupazioni generalizzate, fobie e attacchi di panico, ossessioni e compulsioni, disturbi affettivi ed emotivi, disturbi della condotta e dell’adattamento, disturbi del comportamento alimentare (anoressia, bulimia, binge eating disorder), disturbo del comportamento di origine organica, stress, disturbi psicosomatici e cefalee, ipocondria o ansia per la salute, traumi fisici ed emotivi, elaborazione dei lutti, dipendenza di varia natura (sostanze, gioco d’azzardo, internet, videogiochi, pornografia), difficoltà di regolazione delle proprie emozioni (rabbia, aggressività, impulsività), difficoltà relazionali, difficoltà individuali (crisi esistenziali su tematiche scolastiche, lavorative, familiari, affettive), problemi di autostima, problemi connessi all’aspetto fisico (es. chirurgia estetica), difficoltà legate al proprio orientamento sessuale e all’identità di genere.

11 marzo 2016 – © Riproduzione riservata
Facebooktwittermail