Sport senza barriere

SportedisabilitàSport e disabilità: un binomio che potrebbe apparire dissonante, in un immaginario collettivo che ricollega l’attività ginnica principalmente a chi ha una perfetta prestanza fisica; un’accoppiata vincente, invece, per chi decide di mettersi in gioco, uscendo dai confini delineati dalla propria diversità. Questo il tema del convegno tenutosi lo scorso 30 marzo, presso l’Istituto Ferrari di Battipaglia. L’associazione Addis Laboratorio H, da anni al fianco dei diversamente abili, ha invitato al tavolo dei  relatori, moderati dal giornalista Umberto Chiariello, alcuni dei maggiori rappresentati dello sport paralimpico campano: Carmine Mellone (presidente regionale del Comitato Italiano Paralimpico),  Antonio Di Rubbo e Davide Pontoriere (delegati Federazione Italiana Pesistica) hanno spiegato come negli ultimi anni le attività sportive dei diversamente abili concorrano in maniera parallela e paritaria a quelle svolte dagli atleti normodotati, proprio per sottolineare come attraverso lo sport possano essere attenuate, se non addirittura superate, le differenze. Giovanni Dati e Anna Bruno, due tra gli atleti battipagliesi diversamente abili, hanno raccontato come nonostante le difficoltà fisiche si possa gareggiare e giungere sul podio. Hanno testimoniato come lo sport procuri giovamento sia fisico che psicologico, in quanto capace di far riscoprire la propria motricità e, nello stesso tempo, la voglia di volersi relazionare e confrontare con la società per ciò che si è, senza quel senso d’inadeguatezza troppo spesso comune ai disabili.  Interessanti, a tal proposito, gli interventi della dott.ssa Mara Notari e della prof.ssa Paola De Marco che, come insegnante di educazione fisica, ha spesso lavorato a stretto contatto con alunni con disabilità fisiche e psichiche.

A conclusione del convegno Cecilia Francese, già vicepresidente della consulta disabili del Comune di Battipaglia, ha invitato tutte le associazioni sportive locali operanti con i diversamente abili, oltre alle quasi duecento persone presenti, a sostenere il progetto che prevede la creazione a Battipaglia, anche attraverso i fondi stanziati dall’Unione Europea, di una struttura in grado di poter ospitare gli atleti paralimpici durante gli allenamenti. Un luogo in cui lo sport sia motore d’integrazione e mezzo per la riscoperta di se stessi e del mondo circostante.

10 aprile 2015 – © Riproduzione riservata
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