Si prova a non chiuderla

[di Stefania Battista]

Un affidamento provvisorio per la residenza per anziani Villa Maria. Un anno e tre mesi, nelle more della nuova gara d’appalto. Con un piano economico che prevede un canone annuale di locazione simbolico, di un solo centesimo di euro. Ovviamente, gli operatori invitati – cinque cooperative sociali tra le otto che hanno risposto alla manifestazione di interesse – potranno aumentare l’offerta. Ma il problema fondamentale è che la gestione della casa albergo per anziani è particolarmente onerosa e,
nonostante l’ente comunale abbia provveduto ad aumentare il numero degli ospiti da 29 a 32 per il residenziale e ad adeguare la retta portandola a 1.350 euro per gli anziani autonomi e 1.550 per i semiautonomi a fronte dei 1.100 e dei 1.300 previsti in passato, il margine che resterebbe ai gestori non arriva ai tremila euro. Ad incidere è soprattutto la spesa per il personale. La legge prevede un determinato numero di operatori per ciascun ospite e precise qualifiche per l’assunzione. 

Per il nuovo gestore scatterà anche la clausola di salvaguardia che obbligherà ad assumere almeno 16 dei lavoratori già occupati nella struttura. I nuovi contratti per il personale saranno part time, ciò nonostante, rispettando obblighi previdenziali e contributivi e le tabelle retributive, la spesa prevista è di oltre 500 mila euro, poco meno dei ricavi previsti con tutti i posti occupati.

Nella foto: Villa Maria

22 aprile 2023 – © riproduzione riservata

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