Si guarda alle regionali ma si pensa alle comunali

[di Carmine Landi]

In ordine sparso. Le anime della variegata coalizione che sostiene la sindaca di Battipaglia si presentano così alle elezioni regionali del 22 e del 23 novembre. Consultazioni strettamente correlate alle amministrative dell’anno che verrà, in primis perché, a Palazzo Santa Lucia come nella Casa comunale, si decide a chi consegnare il testimone di due amministrazioni protrattesi per un decennio e poi perché, dal 24 novembre, negli stanzoni municipali si prenderà a ragionare seriamente del nome attorno al quale la maggioranza proverà a costruire la linea della continuità. 

A due settimane dalla presentazione delle liste ufficiali con i nomi dei tanti che aspirano a prendere un posto nel parlamentino campano, parrebbero due i battipagliesi nell’agone: c’è Annalisa Spera, candidata di Forza Italia, e ci sarebbe (con un condizionale che, col passare delle ore, pare lasciare sempre più il posto all’indicativo) Gabriella Nicastro Mellone, consigliera comunale di Battipaglia Futura, che sembra intenzionata ad accettare la proposta pervenutale dai vertici di Fratelli d’Italia nei mesi scorsi, nel corso d’una riunione con gli agricoltori a Capaccio Paestum, alla presenza, fra gli altri, del ministro Francesco Lollobrigida, del viceministro Edmondo Cirielli e del sottosegretario Antonio Iannone. Nelle ultime settimane, in verità, s’è parlato pure d’una possibile candidatura dell’assessore Francesca Napoli in una civica di centrosinistra: ipotesi che, tuttavia, parrebbe sfumata. 

Al momento le aspiranti consigliere regionali battipagliesi non hanno ricevuto endorsement da parte di esponenti della maggioranza. Probabilmente non arriverà quello della sindaca: la prima cittadina, infatti, non ha ancora espresso chiare intenzioni di voto, lasciando a ogni consigliere, come da tradizione in un’amministrazione civica, la piena facoltà di decidere in autonomia. 

Le persone più vicine a Cecilia Francese, ad ogni modo, non fanno mistero di supportare Luca Cascone che, mesi addietro, ha promosso gli incontri di concertazione con Rete Ferroviaria Italiana dai quali la squadra di governo battipagliese conta di portare a casa un importante risultato, ossia l’impegno dell’azienda pubblica a farsi carico del completamento del PIU Europa e della realizzazione dell’agognato sottopasso veicolare di via Colombo. Un pacchetto di opere del valore di 23,5 milioni di euro: Rfi potrebbe farsene carico, ma ad ora non c’è nulla d’ufficialmente sancito. 

In maggioranza pare che molti voteranno a sinistra, nonostante in città il Partito democratico sia all’opposizione: tra i nomi più gettonati ci sono Franco Picarone, Corrado Matera e Andrea Volpe. Laddove andasse in porto la sua candidatura, è caldo anche il nome di Federico Conte.

Subito dopo le regionali, a Palazzo di città dovrebbe iniziare a ragionare delle prossime comunali, con un percorso volto a definire il nome d’un candidato in grado di far sintesi nella policroma maggioranza cittadina con l’appoggio della sindaca uscente, costretta a lasciare la fascia tricolore dopo i due mandati. Dal canto suo, Francese ha solo un profilo nella mente: quello della vicesindaca Maria Gabriella Catarozzo, assessore al Bilancio, in giunta da giugno del 2016. L’endorsement della prima cittadina è frutto della lunga condivisione del governo della città. 

Nelle file della maggioranza, ad ogni modo, s’è detto pubblicamente pronto a scendere in campo per provare a prendersi la fascia tricolore anche il presidente del Consiglio comunale, Angelo Cappelli, che ritiene di non aver nulla di meno degli altri aspiranti sindaci provenienti dalle file della minoranza. Sembra destinata a rimanere una semplice provocazione quella lanciata da Franco Falcone che, tempo fa, in Consiglio comunale dichiarò di essere intenzionato a competere per conquistare la poltrona di primo cittadino.

Tornando al governo della città, poche ore prima che il nostro giornale andasse in stampa, la sindaca ha assegnato di nuovo le deleghe agli assessori, dopo la “sospensione” conseguente all’insurrezione di Battipaglia Futura. Pietro Cerullo non si occuperà più di eventi né di verde pubblico e parchi urbani. Vincenzo Chiera lascia per strada il “Contratto di Fiume”. Dal portafoglio di Marcello Ferrante spariscono l’edilizia privata e la transizione energetica e sostenibile (quest’ultima passata a Chiera). Cambia anche l’agenda di Elia Frusciante: addio a decoro urbano e rapporti coi quartieri, ma in dote arriva la regia degli eventi tolti a Cerullo. Francesca Napoli non ha più la delega alla disabilità. Tutto immutato, invece, per la vicesindaca Maria Gabriella Catarozzo e per l’assessore Antonio Fiorillo

Nelle foto dall’alto: Annalisa Spera e Gabriella Nicastro Mellone

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