Scenaperta

ScenapertaRisale a circa 15 anni fa la nascita di un progetto teatrale ideato da Danilo Vaccher, Romina Pastorino e quel Nicola Acunzo, oggi brillante e affermato attore di cinema, televisione e teatro, componente stabile della compagnia di Vincenzo Salemme: nasce così l’associazione culturale Scenaperta. L’associazione ha svolto un’attività intensa, proiettata alla diffusione dell’arte teatrale sul territorio locale e non solo. “Sono stati anni trascorsi all’insegna del continuo coinvolgimento di un pubblico poco abituato al teatro – esordisce Danilo Vaccher – e la nostra attenzione è stata rivolta particolarmente ai giovani. Numerosi sono stati i matinee organizzati per le scuole e i laboratori finalizzati alla preparazione di saggi-spettacolo”. Tappa fondamentale del proficuo percorso di Scenaperta è stata la creazione di Actores, una scuola di teatro che per diversi anni ha visto moltissimi ragazzi impegnati in corsi di recitazione tenuti da professionisti del settore. E molti sono i giovani che si sono cimentati nelle attività teatrali della compagnia, contribuendo al suo felice sviluppo. «I lavori che abbiamo portato in scena – continua Vaccher – hanno un comune denominatore: la commedia, in particolare di espressione anglosassone, genere al quale siamo molto legati. Abbiamo rappresentato lavori come Taxi a due piazze, Niente sesso siamo inglesi e, recentemente, A piedi nudi nel parco. E qui ho piacere di rendere una menzione particolare all’amico Cesare Mancusi, navigato attore di trentennale esperienza e abile scenografo”. Danilo Vaccher e Romina Pastorino hanno maturato anche importanti esperienze teatrali a livello professionistico: «Abbiamo partecipato a turnèe teatrali al fianco di artisti del calibro di Riccardo Garrone, Nando Gazzolo, Gigi De Luca, Sergio Solli, Corinne Clery, PierMaria Cecchini – ricorda con soddisfazione Vaccher – In particolare Romina si è recentemente esibita come co-protagonista nella commedia Il giuoco delle parti di Luigi Pirandello al fianco di un’icona del teatro italiano, Pino Caruso. Ma la vera anima dell’associazione resta il teatro amatoriale, quello fatto di sacrifici, quello che ti fa provare mesi e mesi magari per la gioia di una sola rappresentazione, quello che ti porta a provare pomeriggi e serate in locali improvvisati e inappropriati; quel teatro in cui si è attori, scenografi, costumisti e macchinisti allo stesso tempo, e che spesso porta ad esborsi economici. Ma siamo mossi dal motore più potente che ci sia, la passione».
Scenaperta guarda il presente e il futuro con tenacia, perseveranza ma anche con la triste consapevolezza delle difficoltà che incontra chi opera in questo ambito nella nostra città: «Senza alcun dubbio. – conclude Vaccher – Abbiamo voglia di raccontare storie buffe o seriose con lo spirito dell’amatore e con la cura e la dedizione del professionista, vogliamo provare emozioni e riprodurle sulla scena, ma sappiamo che il supporto e il sostegno delle amministrazioni è latente, troppo cieche al notevole fermento artistico della nostra città, colpevolmente insensibili al suo indispensabile sviluppo. Senza un centro culturale di aggregazione, senza un teatro cittadino, Battipaglia è un luogo spento. Serve una volontà reale e concreta di cambiare». 

Foto di Massimiliano Marino

5 giugno 2015 – © Riproduzione riservata
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