Riscopriamo le origini

[di Benedetta Gambale]

Spesso ci giriamo intorno nella nostra città, vediamo palazzi ed edifici industriali d’epoca, piazze e monumenti, calpestiamo strade già attraversate da altre migliaia e migliaia di persone e poche volte ci domandiamo: perché Battipaglia? Come nasce questa città? Chi l’ha abitata? Domenica 12 gennaio, alle ore 10, presso l’ex scuola elementare De Amicis sarà possibile avere risposta a questi interrogativi. Una mattinata all’insegna della storia e della cultura, con la presentazione del libro Battipaglia le origini di Maurizio De Filitto, grazie al quale si approfondirà un passato spesso sconosciuto o troppe volte dimenticato. «Tutto ebbe inizio circa 14 anni fa – spiega l’autore – quando venne rinvenuto, presso la mia azienda agricola in località Aversana, a 2 chilometri dal mare, un porto d’epoca romana. Da quel momento la mia curiosità e sete di conoscenza mi hanno permesso di informarmi, consultare documenti presso biblioteche, diocesi e archivi di Stato, e di ricostruire la storia della Piana del Sele e della nostra città. Le prime delibere comunali degli anni ’29 e ’30, la storia del Castelluccio, le nove taverne presenti a Battipaglia, la scoperta della chiesa di Sant’Anna, le masserie, i mulini e le prime industrie. Da un lato cercherò di fare chiarezza su questi argomenti – continua De Filitto – dall’altro spero di incuriosire e appassionare i cittadini, perché la cultura piace se la si sa raccontare».
Fino al 24 gennaio, inoltre, all’interno dell’ex scuola De Amicis, sarà possibile visitare una mostra cartografica, fotografica e documentaria sulle origini di Battipaglia, organizzata dall’associazione culturale Feudo Ron Alfrè in collaborazione con l’Archivio di Stato di Salerno.

11 gennaio 2020 – © Riproduzione riservata

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