Rifiuti: parlano tutti

[di Stefania Battista]

Una risposta che, a ben leggere, oltre a fotografare lo stato di fatto, individua precise responsabilità. Tanto che qualcuno l’ha definita da Ponzio Pilato. Ma cos’è che ha fatto scattare l’indignazione in città quando è stata resa pubblica la riposta scritta del ministro dell’Ambiente Sergio Costa all’interrogazione del senatore Antonio Iannone di Fratelli d’Italia, sulla vicenda dell’ipotesi di allocazione nell’ex Stir di Battipaglia dell’impianto di compostaggio? Proprio il fatto che, finora, tutti gli atti prodotti dalla Regione e la mancata contestazione da parte del Comune durante la famosa conferenza di servizi del 26 gennaio 2017, durante la quale gli enti locali vennero invitati dal presidente De Luca a esprimere eventuale dissenso motivato, confermano l’iter per la realizzazione dell’impianto.
“La programmazione degli impianti di compostaggio da realizzare per ottemperare alle sentenze comunitarie, condivisa con le comunità locali e le Province, è stata effettuata a valle di un avviso pubblicato dalla Regione in data 12 maggio 2016, – scrive il ministro Costa –  mediante il quale sono state acquisite manifestazioni di interesse dei Comuni ad ospitare tali impianti sui propri territori, nonché delle società in house provinciali all’interno degli STIR da loro gestiti. Tra le manifestazioni di interesse presentate vi è anche quella della società provinciale Ecoambiente Salerno, avente ad oggetto la realizzazione all’interno dell’ex STIR di Battipaglia di un impianto di compostaggio con una capacità di trattamento di 35.000 tonnellate annue. La Regione Campania, in data 28 marzo 2017, ha firmato con la Provincia di Salerno e la società provinciale Ecoambiente Salerno un accordo di programma per la realizzazione di tale impianto”.
La disamina del documento da parte dei comitati cittadini è stata impietosa e anche ironica. «Il ministro non fa altro che riepilogare lo stato di fatto – ha dichiarato Lidia D’Angelo – Che fine hanno fatto tutti i tavoli che doveva convocare con gli enti coinvolti per aiutare i cittadini di Battipaglia? Cosa ci ha detto il Ministro in sostanza? Solo che lui non ha competenza in materia. Se ne è lavato le mani!». E sulla vicenda si è registrato anche un commento, giudicato poco istituzionale – della consigliera comunale Rita Alfano che ha commentato su un noto social l’intervista con un poco democratico: “Zitti! Silenzio!”.
Eppure che ci sia ancora la concreta possibilità di evitare la realizzazione dell’impianto a Battipaglia è fiducioso Angelo Cappelli. Candidato alle prossime elezioni regionali nella lista di De Luca, il vicesindaco ha affermato che l’Ato sta preparando una relazione sulla cui base si rende evidente l’inutilità dell’impianto di Battipaglia visto che in 10 chilometri ve ne saranno altri due: Pontecagnano, già finanziato, ed Eboli, potenziato. Sulla scia di Cappelli anche la sindaca Cecilia Francese si è detta fiduciosa. Eppure i comitati questa volta non si fidano: «Quando vedremo l’emendamento al Piano regionale dei Rifiuti – ha commentato Cucco Petrone – e la revoca dell’appalto alla Monsud, vincitrice della gara, allora ci crederemo».

Nella foto: il vicesindaco Angelo Cappelli

27 giugno 2020 – © Riproduzione riservata

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