Reati minorili, il Ferrari promuove la prevenzione

[di Romano Carabotta]

La scuola è la principale agenzia educativa complementare alla famiglia e, in alcuni contesti sociali difficili, purtroppo anche l’unica. 
L’I.I.S. Enzo Ferrari di Battipaglia non si sottrae a questo ruolo, organizzando, lo scorso 7 marzo, il convegno “Minori autori di reato e mediazione penale minorile”, con la partecipazione di autorevoli esponenti delle istituzioni maggiormente coinvolte nei reati minorili. Una scelta fortemente voluta dalla dirigente scolastica Daniela Palma, per divulgare, con un linguaggio semplice e chiaro, delle informazioni fondamentali per i ragazzi e i loro educatori in merito ai reati minorili e ai percorsi di prevenzione e rieducazione. Dagli ultimi dati diffusi dal Dipartimento di Giustizia Minorile del Ministero della Giustizia emerge che la criminalità minorile, in preoccupante crescita, è connotata dai reati contro il patrimonio e, in particolare, dai reati di furto e rapina. Frequenti sono anche le violazioni delle disposizioni in materia di sostanze stupefacenti, mentre tra i reati contro la persona prevalgono le lesioni personali volontarie. La Campania presenta inoltre un quadro molto critico in relazione alle condotte di bullismo. La fascia di età maggiormente a rischio è quella dei minori tra 15 e 16 anni ed è stata appunto questa la platea del convegno del 7 marzo, oltre duecento studenti attenti e interessati. I lavori sono stati introdotti dalla preside Palma, che ha sottolineato la centralità degli istituti di protezione giuridica del minore, come la mediazione penale minorile, in grado di attivare processi di crescita responsabilizzante. Maria Ricchiuti, consigliere regionale, ha illustrato il percorso della Legge Reg. n. 11 del 2017, di cui è stata relatrice, evidenziando l’importanza per i minori di avvertire la vicinanza anche delle istituzioni nelle situazioni di difficoltà. Il vicequestore Lorena Antonia Cicciotti, dirigente del commissariato di Polizia di Stato di Battipaglia, e il maggiore Vitantonio Sisto, comandante della compagnia Carabinieri di Battipaglia, hanno ripercorso episodi significativi di reati minorili gestiti durante la loro carriera. Assunta Giordano, docente e avvocato, ha simulato delle domande “scomode” da parte degli studenti sui più comuni reati in tema stupefacenti, fornendo le relative risposte. I lavori, moderati dal docente Biagio Sica, sono stati conclusi dall’interessante intervento di Giuseppe Scialla, Garante regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, che ha chiarito perché la mediazione penale minorile rappresenti una delle manifestazioni più concrete di giustizia riparativa. Processo dinamico di confronto tra colpevole e vittima, cerca di far riscoprire la verità, al reo e alla vittima, sollecitando un confronto all’interno del quale si crea un maturo percorso responsabilizzante.

23 marzo 2019 – © Riproduzione riservata

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