Quando passava la filovia…
[di Crescenzo Marino]
Era il 1935 quando la Società Anonima Tranvie elettriche della provincia di Salerno (TEPS) chiese la concessione per sostituire la vecchia rete tranviaria, costruita nel 1907 e divenuta obsoleta, con una serie di filovie. La concessione fu approvata nel 1936 e la prima linea urbana (Salerno porto – Fratte) venne attivata il 7 luglio 1937. La linea extraurbana Battipaglia – Salerno teatro Verdi, lunga 20,5 chilometri, cominciò le sue corse nel 1943. Il filobus era un mezzo di trasporto pubblico silenzioso che non emetteva gas di scarico inquinanti, una via di mezzo tra il vecchio tram e il moderno autobus: del primo aveva l’alimentazione elettrica del motore ma non le rotaie e i binari; del secondo aveva le ruote di gomma, ma non l’alimentazione del motore. A differenza del tram aveva più possibilità di manovra, ma la direzione di marcia era vincolata dalla “filovia”, cioè dai cavi elettrici aerei da cui, attraverso due aste, i trolley, il filobus prelevava l’energia elettrica per alimentare il motore.
Lo sviluppo della rete fu strettamente connesso alle esigenze di trasporto degli operai verso gli opifici industriali, come le fabbriche conserviere e i tabacchifici. A Battipaglia il capolinea della filovia numero 8 era a via Italia, proprio di fronte l’ingresso principale del municipio. Ogni tanto, mentre il filobus viaggiava le aste sobbalzavano e provocavano scintille e qualche volta capitava anche che l’autista, per superare un’auto parcheggiata male o un improvviso ostacolo, si allontanava un po’ troppo dalla “filovia”, così i pattini in testa alle aste si staccavano e il filobus si fermava costringendo il bigliettaio – sempre a bordo per vendere i biglietti tenuti in una custodia di legno – a scendere per rimettere a posto le aste sui cavi elettrici per poter ripartire. I filobus erano molto più economici ed ecologici degli autobus, ma il passaggio dal privato al pubblico prima, e il terremoto del 1980 poi, diedero un colpo mortale alla rete filoviaria. E così alla fine del 1984 il mitico 8, della linea Battipaglia – Salerno teatro Verdi, cessò le corse e tra il 2004 e il 2005 il bifilare aereo, già parzialmente smantellato negli anni novanta, fu definitivamente rimosso.
Certi ricordi però restano e ti prendono per mano e ti riportano indietro nel passato ovattato di sogno. Il richiamo è irresistibile e si sente il bisogno di ritrovarsi, attraverso un semplice episodio della propria vita, in una collezione di attimi che si vorrebbe infinita.
29 gennaio 2022 – © riproduzione riservata