Psicologia e astrologia: un’ipotesi terapeutica?

[di Daniela Landi – Psicologa]

Come possono incontrarsi la psicologia e l’astrologia in un percorso di psicoterapia? La psicologia si occupa dello studio dei processi psichici, coscienti e inconsci, delle loro conseguenze sul corpo e sul comportamento, mentre l’astrologia è genericamente considerata come un’arte divinatoria, utilizzata per conoscersi e prevedere accadimenti futuri. Bisogna riconoscere che entrambi gli ambiti di studio hanno delle origini molto lontane nel tempo.

La psicologia può trovare i suoi fondamenti nel pensiero dei più antichi filosofi, quali Platone e Aristotele, che posero interrogativi che ancora oggi sono alla base della ricerca psicologica; mentre per l’astrologia possiamo trovare le sue prime testimonianze in reperti datati intorno al 3000 a.C. in Mesopotamia. Gli archeologi ritengono che quelle osservazioni del cielo venissero effettuate per realizzare un calendario per regolare le attività della caccia e della semina in tutto il regno; venivano inoltre utilizzate per trovare una corrispondenza tra il moto del cielo e gli avvenimenti terreni. Nei secoli l’astrologia ha avuto una vasta diffusione fino al suo declino, dovuto all’avanzare del metodo scientifico e del pensiero illuminista. 

Nonostante il progresso scientifico, l’interesse per la conoscenza dei profili caratteriali e per le previsioni attraverso l’oroscopo, anche se privo di ogni fondamento scientifico, appare tuttora molto forte. Perché le persone continuano a crederci? La risposta potrebbe risiedere nel bisogno di conoscere la propria personalità e di controllare gli accadimenti, potendoli prevedere come facevano gli antichi Babilonesi, attraverso il movimento degli astri. Da un punto di vista psicologico, però, potrebbe trattarsi di un inganno, la mente potrebbe voler credere, cogliendole inconsapevolmente nella lettura di un oroscopo o nelle parole di un astrologo, a quelle affermazioni che meglio si possono adattare per confermare il vissuto personale. 

Pensiamo, invece, a un altro tipo di astrologia, che non fa previsioni, nella quale i segni zodiacali e i pianeti – presi in considerazione nella redazione di un tema di nascita – rappresentino dei simboli che collegano il mondo psicologico e spirituale dell’individuo all’universo degli astri. Come ha insegnato Jung, l’uomo crea i simboli e gli attribuisce un valore e un significato sul piano dell’immaginale. I simboli del linguaggio astrologico possono rappresentare delle proiezioni di visioni e dei miti interni all’uomo. 

L’individuo non è governato dal moto dei pianeti, che non hanno alcun potere per determinarne il destino, ma è il significato simbolico degli astri interiorizzati nel suo inconscio che possono parlargli a un livello psicologico ed emotivo. 

Inoltre, la psicologia già utilizza degli strumenti diagnostici: come le macchie del test di Rorschach, oppure con l’interpretazione dei sogni, grazie ai quali viene strutturato un modello terapeutico di intervento. Pertanto, anche nel setting terapeutico, il modello simbolico del tema di nascita potrebbe rappresentare una modalità di lavoro.

19 novembre 2022 – © riproduzione riservata

 

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