Profumi d’estate

Marcel Proust diceva che “l’odore e il sapore delle cose rimangono a lungo depositati, pronti a riemergere”. La scienza l’ha confermato: i profumi e gli odori sarebbero tra i ricordi più duraturi e hanno grande importanza nella rievocazione degli episodi passati. Soprattutto quando questi profumi li abbiamo percepiti  nella nostra infanzia.
Essendo nato e cresciuto a Battipaglia non posso dimenticare i profumi delle estati battipagliesi vissute da bambino. Allora non c’era ancora il sottopasso di via Roma ma il passaggio a livello. Quando le sbarre erano abbassate si formavano lunghe fila di carri con ruote altissime che trasportavano carichi destinati allo zuccherificio, al tabacchificio, alle industrie conserviere, alle masserie. Il profumo buono del foraggio appena tagliato, del fieno, dei pomodori maturi trasportati dai carri, a distanza di anni, lo avverto ancora. Così com’ è vivido il profumo del torrone e delle rosse e succose fette d’anguria presenti sulle bancarelle allestite per  la festa della Madonna della Speranza. È difficile poi dimenticare il profumo della pineta e dell’aria salmastra che ci accoglieva quando scendevamo a frotte dall’autobus EAC per cercare refrigerio nelle acque pulite del nostro mare.
I piccoli battipagliesi che adesso stanno vivendo le loro estati quali profumi ricorderanno da grandi? Più che profumi probabilmente ricorderanno la puzza delle loro estati battipagliesi. Ebbene sì, ci siamo riusciti, e stiamo anche perseverando, nel degradare sempre più l’ambiente in cui viviamo. Il problema è che vivere in un ambiente degradato non disturba solo le nostre narici ma anche e soprattutto la nostra salute.
La vicenda “Terra dei Fuochi” probabilmente non ci ha insegnato niente. Dal rapporto ISTISAN 15/27 2015 emerge che «il quadro epidemiologico della popolazione residente nei 55 comuni interessati dal fenomeno “dei fuochi” è caratterizzato da una serie di eccessi della mortalità, dell’incidenza tumorale e dell’ospedalizzazione per diverse patologie dovute a fattori di rischio accertati o sospetti quali l’esposizione a inquinanti emessi o rilasciati da siti di smaltimento illegale di rifiuti pericolosi e di combustione incontrollata di rifiuti sia pericolosi, sia solidi urbani».
Si osserva  in particolare un aumento di bambini ricoverati nel primo anno di vita per tutti i tumori ed eccessi di tumori del sistema nervoso centrale, questi ultimi anche nella fascia di età 0-14 anni. Gli adulti che vivono nei suddetti comuni non se la passano meglio. Nella sola provincia di Napoli il gruppo di patologie per le quali sussiste un incremento di rischio per tutti e tre gli indicatori utilizzati (incidenza tumorale, mortalità, ricoveri), è costituito da: tumore maligno dello stomaco, tumore maligno del fegato, tumore maligno del polmone, tumore maligno della vescica, tumore maligno del pancreas, tumore maligno della laringe, tumore maligno del rene, linfoma non Hodgkin. Anche il tumore della mammella è in eccesso in tutti i tre indicatori.
Probabilmente il territorio che circonda Battipaglia non presenta lo stesso livello di degrado della “Terra dei fuochi” ma ci auguriamo lo stesso che venga bonificato e tutelato per salvaguardare il benessere di tutti. E chissà… forse anche i bambini che crescono oggi potranno ricordare il profumo delle loro estati battipagliesi.

2 settembre 2016 – © Riproduzione riservata
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