Primi segnali

[di Francesco Bonito]


Tra meno di un mese i battipagliesi si accorgeranno che qualcosa sta cambiando in città. Si cominceranno a vedere i primi segnali del nuovo corso Francese: rotazione di sensi unici, ripristino dei parcometri e introduzione dei “grattini” per la sosta, il tanto atteso semaforo per disciplinare l’attraversamento dei pedoni tra via Italia e piazza Amendola (leggete le novità nell’articolo di Carmine Landi a pagina 5). Queste sono solo le ultime, in ordine di tempo, delle cose che stanno per accadere e che la giunta Francese annuncia. Uno dei tratti distintivi del nuovo corso è, infatti, la solerzia dello staff della sindaca nel comunicare buone notizie ai cittadini battipagliesi. La depurazione delle acque, il tesoretto, la lotta all’evasione fiscale, la fermata dell’alta velocità, la destinazione ai poveri dei beni confiscati alla camorra, il nuovo piano traffico, il futuro teatro comunale, il nuovissimo Puc, la videosorveglianza; l’elenco potrebbe continuare per due pagine, ma richiede uno sforzo mnemonico defatigante. E buona memoria occorrerà anche per verificare l’attuazione dei provvedimenti annunciati come presi e quasi realizzati. Non si ha motivo, al momento, di essere scettici, anche perché la scadenza di alcuni di questi atti (o fatti) è ancora lontana. C’è solo da attendere con fiducia e spuntare le varie voci dell’elenco delle cose quasi fatte, man mano che si realizzeranno. Doveroso un apprezzamento per il varo del nuovo piano relativo alla viabilità e alle aree di sosta: è il segnale che la sindaca Francese vuole incidere su uno dei problemi più angoscianti della nostra città. Ben fatto! Pardon, ben detto! Visto che per ora è tutto solo nelle parole pronunciate in conferenza stampa.
Su un punto ci permetteremo di essere un po’ più severi: la depurazione delle acque reflue e il conseguente ripristino delle condizioni di balneabilità, reali non sulla carta, del mare battipagliese. Era un impegno preso in campagna elettorale, ribadito “nero su bianco” sul nostro giornale, c’erano il tempo e le competenze per farlo, mi pare evidente, altrimenti la promessa sarebbe stata solo una bugia detta consapevolmente. Se avremo il mare pulito nell’estate del 2017, con gioia riconosceremo l’ottimo risultato alla sindaca, alla giunta e allo staff. In caso contrario, i battipagliesi meritano delle spiegazioni più credibili del generico “è colpa dei dirigenti comunali”, oppure del puerile “noi vogliamo cambiare le cose ma ci remano contro”. Se si è bravi si ha il diritto di rivendicare i successi e propagandare le proprie capacità, altrimenti converrebbe essere più cauti nel promettere mari e monti, una volta finita la campagna elettorale.
Perciò, tutti al lavoro: cominciando dalle strisce pedonali, dai parcometri, dal semaforo; e, subito dopo, il mare pulito e la manutenzione del verde pubblico. Poi, la seconda uscita autostradale, la fermata dei treni veloci, il quarto ponte sul Tusciano, e così via. Questa amministrazione ha quattro anni di tempo e una ventina di consiglieri per fare quello che ha annunciato; i battipagliesi devono avere solo la pazienza di attendere per vedere come andrà a finire.

24 febbraio 2017 – © Riproduzione riservata
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