Ponte, parcheggi e sottopasso: et voilà!

[di Carmine Landi]

Dopo anni di degrado e contenziosi (tuttora in corso), la storia del Piu Europa entra in una nuova fase. Non per voce di corridoio, ma per atto formale: in un verbale sottoscritto da Rfi, Regione Campania e dai sindaci del comprensorio interessato dal primo lotto della Battipaglia-Romagnano, la società ferroviaria s’impegna direttamente, in via prioritaria, a farsi carico del completamento e della rifunzionalizzazione non solo della stazione di Battipaglia, ma pure del centro integrato d’interscambio modale (7 milioni di euro). Il documento, che a breve confluirà a corredo d’una delibera di Giunta regionale, segna la prima vera inversione di marcia dopo più di un decennio di immobilismo. A chiare lettere si legge che gli interventi battipagliesi potranno essere inseriti nel Contratto di programma di Rfi, cioè nel principale strumento di pianificazione e spesa della rete ferroviaria. E che saranno finanziati con risorse autonome e aggiuntive, distinte da quelle stanziate per le opere compensative dell’Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria, pure per lo scarso impatto che la grande infrastruttura avrà sul territorio cittadino rispetto agli altri centri (specie Eboli, la più penalizzata dal maxi-attraversamento su fascia ferrata). 

Battipaglia si presenta come nodo strategico riconosciuto. Il tavolo tecnico che nascerà tra Comune e Rfi avrà il compito di definire la sostenibilità tecnica, normativa ed economica di ogni opera. Sul piatto ci sono il completamento della passerella pedonale, la rifunzionalizzazione del fabbricato viaggiatori, la realizzazione del terminal bus e del parcheggio interrato mai entrato in funzione. Ma anche un’opera di collegamento di portata storica: il sottopasso o sovrappasso (a discrezione di Rfi) veicolare di via Colombo, che costerà almeno 16 milioni di euro, destinato ad ammagliare ulteriormente l’agglomerato urbano e la zona industriale e a eliminare la storica cesura tra il centro e l’area ferroviaria. 

È un passaggio cruciale, perché l’infrastruttura battipagliese — già prevista come nodo d’interscambio — assume, con la futura apertura dell’Alta Velocità verso la Calabria, un ruolo di hub regionale. Non più semplice fermata, ma punto di innesto tra i flussi Nord-Sud e la viabilità interna del territorio salernitano. L’inserimento nel Contratto di programma significa che le opere potranno essere gestite direttamente da Rfi o da società del gruppo FSI, incluse quelle a redditività propria, come il parcheggio sotterraneo. 

Il verbale fotografa un quadro complesso: da un lato la Regione Campania, che si è impegnata a stanziare 40 milioni di euro per le opere compensative, attingendo in parte alla DGR 392/2025; dall’altro Rfi, che conferma la disponibilità di 43 milioni, più altri 15 aggiuntivi previsti dalla Legge 105/2025. Ma il punto politico vero è che gli interventi battipagliesi verranno scorporati da quel capitolo e collocati su un binario a sé. La sindaca Cecilia Francese ha rivendicato, durante quell’incontro, l’importanza di completare il Piu Europa nella sua interezza: passerella, fabbricato viaggiatori, terminal bus e parcheggio interrato, chiedendo anche di valutare la realizzazione del sottopasso o, in alternativa, del sovrappasso di via Colombo. Rfi ha accolto la proposta, impegnandosi a valutarne la fattibilità nel tavolo tecnico con l’amministrazione. 

La decisione arriva a meno di un anno dalla revoca del contratto di concessione con la Atene Grandi Progetti, che aveva segnato la fine del project financing nato nel 2012 e arginato nel 2024, con annesso contenzioso giudiziario. Oggi, quel perimetro recintato e arrugginito che divide i due polmoni della città potrebbe trasformarsi nel cuore operativo della nuova mobilità salernitana. A margine del verbale, la Regione ha sottolineato che i lavori da finanziare dovranno essere infrastrutturali e complementari all’opera ferroviaria principale, mentre i Comuni avranno il compito di presentare schede progettuali conformi ai criteri che verranno fissati con apposita intesa. Per Battipaglia, significa doversi muovere con tempistiche certe: le somme diventeranno disponibili solo dopo la sottoscrizione del protocollo d’approvazione degli interventi, e i Comuni con contenziosi aperti con Rfi dovranno chiuderli prima di firmare. Quando la delibera regionale arriverà in Giunta, il documento diventerà a tutti gli effetti l’atto d’indirizzo politico e finanziario di una partita che vale decine di milioni.

Intanto, nei giorni scorsi, il sottosegretario alle Infrastrutture Tullio Ferrante ha ufficializzato un altro tassello della mappa battipagliese: l’iter propedeutico alla realizzazione dello svincolo autostradale Sud, progettato per collegare direttamente i mezzi pesanti all’area industriale. «Lo svincolo Sud di Battipaglia – ha spiegato – sarà al servizio dell’area produttiva della città». Un’opera ambiziosa, pensata per decongestionare la Statale 18, alleggerire i flussi veicolari e restituire respiro a un territorio strozzato dal traffico. Il collegamento diretto tra autostrada e zona industriale completerebbe il quadro della mobilità battipagliese. L’auspicio è che non sia il vento della campagna elettorale ad alimentare promesse che non lascino il posto ai sospirati cantieri.

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