Per un mare più sicuro

Ogni stagione balneare battipagliese è caratterizzata da due problematiche rilevanti. La prima è rappresentata dalla balneabilità delle acque, con relativa questione sull’imminenza o meno di un piano sulla depurazione. La seconda invece riguarda gli incidenti in mare, alcuni dei quali purtroppo si concludono in modo tragico. Il litorale battipagliese infatti è caratterizzato da un alternarsi di zone di “secca” e zone di “corrente di ritorno”. Queste ultime, denominate anche “fosse” o “canaloni”, sono le vere cause della maggior parte degli interventi del personale di salvataggio, in quanto i bagnanti, non consapevoli del fatto che bisogna affrontarne l’uscita lateralmente, tentano invano di tornare a riva nuotando perpendicolarmente alla costa, contro-corrente.
Per questo motivo, oltre che in base alla legislazione vigente, è di fondamentale importanza che vi siano professionisti del salvataggio che tengano sotto la loro sorveglianza il litorale. La figura del bagnino di salvataggio, infatti, nata in Italia con la storica Società Nazionale di Salvamento nel 1871 rimane l’elemento fondamentale per la balneazione lungo le nostre coste. La Società Nazionale di Salvamento, grazie al prezioso lavoro svolto dai propri istruttori presenti in 230 sezioni ha permesso di mettere a disposizione delle comunità locali un consistente numero di professionisti. Il fatto che le nostre zone abbiano una forte vocazione turistica balneare, fa sì che quella del bagnino di salvataggio sia anche un’opportunità professionale per i giovani della zona, che sempre più di frequente si approcciano a questo tipo di attività.
Anche la Sezione Territoriale di Battipaglia ha dato inizio alla formazione dei nuovi soccorritori, con sessioni teorico-pratiche che addestreranno i partecipanti nei sulle tecniche del soccorso, l’arte marinaresca, meteorologia, norme legislative del settore.

18 settembre 2015 – © Riproduzione riservata
Facebooktwittermail