Parola d’ordine: rifondare
[di Antonio Abate]
Fin da quando è diventata ufficialmente Comune, nel 1929, la nostra Battipaglia ha sempre fatto rima con Battipagliese. La società sportiva bianconera negli anni ha unito e appassionato i propri tifosi, tanto da diventare uno dei primi, se non il primo, simbolo cittadino. Ormai da anni però, la Battipagliese non riesce più a tornare nelle categorie che una piazza come Battipaglia merita e proprio nell’ultima stagione ha dovuto alzare bandiera bianca, rinunciando a iscriversi a qualsiasi campionato.
Una dura mazzata per chi ha vissuto gli anni gloriosi della serie C e per chi fino all’ultimo ha amato le “zebrette”. Tifosi come Giuseppe Lo Pomo che, assieme ad altri appassionati, ha deciso di provare a risollevare le sorti della Battipagliese, dando vita all’associazione ASD Orgoglio Bianconero. Costituita ufficialmente lo scorso 4 gennaio, l’associazione si pone l’obiettivo di far rinascere e sviluppare il calcio locale, come sottolineato dallo stesso presidente Lo Pomo: «Abbiamo scelto di creare questa associazione perché, da tifosi, non abbiamo accettato la fine che ha fatto la Battipagliese. L’intento è quello di sensibilizzare la piazza e gli imprenditori a sposare la causa. Non vogliamo, però, vivacchiare. Quest’associazione si è infatti data un anno di tempo per raggiungere i propri scopi». Se a inizio 2022 non si raggiungerà l’obiettivo sociale, ha sottolineato infatti Lo Pomo, l’ASD Orgoglio Bianconero si impegnerà a devolvere in beneficenza tutto il denaro raccolto.
Molto attiva sui social, l’associazione ha riunito alcuni tifosi storici che, come ricordato da Lo Pomo, sono gli ultimi a voler abbandonare l’idea di risollevare le sorti del calcio battipagliese: «Noi ci crediamo ancora – ha detto il presidente – e ci impegneremo a raggiungere il traguardo prefissato. Ringrazio gli altri amici che hanno scelto di condividere con me quest’avventura. Parlo del vicepresidente dell’associazione Franco Marchesano, del segretario Francesco Cobucci e del commercialista Antonio Camillo. Ma il grazie più grande va a tutti i tifosi che sceglieranno di sposare la nostra causa».
Una sfida difficile ma non impossibile. Se, come diceva Pasolini, il calcio è l’ultima rappresentazione sacra del nostro tempo, un pezzo di storia come quello della Battipagliese non può e non deve essere dimenticato, né la gloriosa storia della società sportiva merita di finire in questo modo, senza la possibilità di giocare l’ennesima stagione sostenuta dai propri tifosi.
Coloro che volessero saperne di più o volessero contattare l’associazione, possono farlo tramite email: ass.orgogliobianconero@gmail.com, o sui canali social.
30 gennaio 2021 – Riproduzione riservata