No altri rifiuti a Serre

A distanza di due mesi, ci sono degli aggiornamenti tutto sommato positivi, soprattutto dal punto di vista delle comunità locali. Dopo qualche anno di opposizione a suon di carte bollate presso i competenti tribunali amministrativi, ha avuto torto chi non voleva questo tipo di impianto sul proprio territorio. Nel frattempo, tuttavia, è intervenuta la scadenza dei tempi per l’inizio delle attività. Pericolo scongiurato in quel di Serre. E probabilmente anche per i comuni che usufruiscono delle acque che da lì provengono per alimentare la florida agricoltura della Piana del Sele.
Il sindaco del Comune di Serre, Franco Mennella, che sin dal suo insediamento si è posto al fianco della propria comunità, opponendosi all’insediamento di questo impianto di trattamento rifiuti, con l’orgoglio di chi ha faticato, ci ha riferito tutto l’iter giudiziario e amministrativo seguito. «La comunità di Serre – dice il primo cittadino – è stata da sempre compatta nell’opposizione a quest’impianto». È intuibile, dalle parole del sindaco, il sentimento di una comunità che si è sentita tradita da una decisione che è stata comprensibilmente percepita come calata dall’alto: è netto quando dice che «Serre ha già dato», con ovvio riferimento al sito di ecoballe localizzato nella frazione Persano. Quando gli si chiede quali altre amministrazioni siano state al suo fianco in questa battaglia, risponde laconicamente «il Comune di Eboli».
È ancora una volta evidente lo schema che da anni si perpetra nell’ambito delle scelte riguardanti lo smaltimento dei rifiuti. Le decisioni sembrano calare dall’alto, irriguardevoli delle reali volontà delle comunità locali. Il territorio che viene colpito da una decisione di localizzazione di un impianto di trattamento rifiuti viene lasciato pressoché solo: meglio a loro che a noi…
Ci sono vari fattori che hanno concorso negli anni allo stabilirsi di uno schema del genere: il principale è una sfiducia assolutamente fondata, sia nelle istituzioni politiche ed amministrative, sia nelle stesse altre comunità. Rinnovate ad ogni tipo di tornata elettorale, promesse su promesse. Tradite. Impianti che, spesso, si sono rivelati come apportatori di disagi, miasmi e sospetti. E comunità che spesso non hanno dato grande prova di impegno nella differenziata (base fondamentale di partenza per degli impianti correttamente funzionanti).
Una miglior educazione e responsabilizzazione dei cittadini potrebbe pretendere, a ben donde, non solo un coinvolgimento sostanziale ma anche una politica lungimirante. Il servizio dei rifiuti va garantito e gestito nell’ambito della comunità stessa che li produce, ovvio. Ma è altrettanto auspicabile che le comunità non giochino allo scaricabarile, bensì condividano le proprie visioni di sviluppo in maniera sistemica e lungimirante.

Nella foto: il sindaco di Serre Franco Mennella

24 aprile 2017 – © Riproduzione riservata
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