Maurizio Mirra [spazio autogestito]

Civica Mente, nati dal basso per fare quello che la “politica” non ha fatto

Buongiorno Ingegnere. Siamo all’appuntamento più importante: dobbiamo parlare di Civica Mente.
«Dopo le mie dimissioni dalla Giunta Santomauro nel 2013, non volendo disperdere il grandissimo patrimonio umano e di competenze che avevamo creato, decidemmo di continuare a coltivare la passione politica al di fuori dei partiti. Avevamo, infatti, vissuto sulla nostra pelle la mancanza di rispetto del lavoro degli attivisti cittadini, costretti a subire dall’alto sia decisioni che nomi, come stiamo vedendo in queste settimane con il Partito Democratico. Pertanto, fondammo un movimento civico: un percorso di gran lunga più difficile, ma maggiormente aderente alla nostra idea di politica, espressione reale dei bisogni dei cittadini». 

Qual è l’ideologia dietro un movimento civico? Come fate a tenere insieme anime così diverse?
«Nel movimento risiedono personalità contraddistinte da età ed estrazione politica diversa. Tutti, però, uniti dallo stesso spirito: trattare la città non come qualcosa che non ci appartenga, bensì come un’estensione della nostra vita, come se fosse il giardino della nostra casa. Per trasmettere questo, abbiamo concentrato i primi anni della nostra attività nella riqualificazione dei quartieri e nei progetti di crescita del bene pubblico. Inoltre, facendo tesoro della nostra pregressa esperienza amministrativa, abbiamo trasmesso le nostre conoscenze ai nuovi amici che, nel tempo, hanno arricchito la nostra associazione, mostrando come e con quali mezzi venga gestito un ente locale. Civica Mente è stata per molti un’osmosi: un qualcosa da cui imparare, ma anche un qualcosa a cui dare. È un luogo di scambio, confronto ed anche amicizia. Abbiamo in questi anni supplito a quello che i partiti non fanno più e questo merito ci viene riconosciuto anche dagli avversari politici. Non esagero nell’affermare che, nei suoi otto anni di vita, almeno duecento battipagliesi sono stati attivisti dell’associazione, dando sempre nuova linfa ad un movimento che oggi, a Battipaglia, è una realtà riconosciuta alla pari dei partiti stessi. Per questo motivo, ritengo sia stato un successo che ci rende orgogliosi, avendo costruito un luogo di proposizione, discussione e confronto che in città mancava dai tempi della prima repubblica, dall’epoca delle sezioni e dei partiti di massa».

Tutti vi identificano come la novità delle prossime amministrative. Ma in cosa siete diversi dagli altri?
«Essere nuovi non vuol dire essere sprovveduti. Abbiamo competenza, ma anche esperienza. A differenza di come cercano di dipingerci, non siamo semplici contestatori o rottamatori, ma abbiamo nel tempo analizzato con chiarezza i problemi di Battipaglia e costruito idee precise per portare la nostra città fuori dalla voragine nella quale è caduta. La novità non è solo nell’età o nelle facce; la nostra novità risiede nel modo di considerare l’attività politica nel suo complesso, rendendo ognuno protagonista e non semplice spettatore: infatti, di norma, i movimenti e i partiti non discutono con i propri aderenti della linea politica e dell’esito degli incontri con le altre forze politiche, riservando tali notizie unicamente ad un ristretto gruppo dirigente che cala dall’alto il risultato delle proprie azioni. La partecipazione sarà un caposaldo della nostra proposta politica».

Veniamo alle elezioni amministrative, cosa proporrete per rilanciare Battipaglia?
«Per la realizzazione del nostro programma, abbiamo costituito otto team di lavoro, divisi per settore tematico, costituiti da tecnici del ramo e da cittadini spinti da passione e desiderio di fornire il proprio contributo. Il frutto di questo lavoro sarà presentato, nelle prossime settimane, attraverso delle conferenze stampa. Battipaglia paga lo scotto di aver avuto una classe politica insipiente e rissosa, di essere stata poco tutelata nei consessi con altri enti, tanto che, quasi sempre, gruppi politici di altri territori hanno scelto i nostri sindaci. Battipaglia paga, inoltre, la mancanza di visione prospettica: non si è mai compresa la direzione che la città dovrebbe intraprendere, a quale economia puntare, quale tipologia di sviluppo seguire. Esempi che viviamo quotidianamente sono la viabilità e la struttura urbanistica: un caos, frutto di una politica che pensa giorno per giorno e mai in maniera pluriennale. La nostra velleità maggiore è questa, individuare i punti cardine intorno ai quali costruire la Battipaglia dei prossimi 10 anni. La cosa che più ci affascina è la poliedricità delle azioni sulle quali sarebbe possibile impegnarsi: a Battipaglia c’è da intervenire praticamente su ogni cosa! Ed anche questo dimostra quale sia stato il livello della nostra classe politica».

Cosa risponde a chi giudica la proposta di Civica Mente “non vincente”?
«Sarebbe stato più semplice per noi fare come tutti: aspettare gli ultimi giorni, scegliere il candidato sindaco vincente e piazzarci in consiglio comunale. Francamente, occupare una poltrona per vantarsi di contare qualcosa non ci interessa, perché abbiamo già vissuto questa esperienza, comprendendo come sia impossibile incidere quando si è calati nelle vecchie logiche politiche. Vorremmo, invece, apportare un cambiamento reale, dando a Battipaglia un’occasione vera. Questa occasione può diventare opportunità solo se la città stessa risponderà, non solo con la preferenza alle elezioni, ma soprattutto attraverso la partecipazione, le candidature ed i contribuiti in termini di competenze. Dobbiamo far fronte ad una emigrazione giovanile spaventosa: Battipaglia si sta privando dei propri figli e, con essi, del proprio futuro. Per questo è necessario uno scatto di orgoglio di tutta la città, non limitandosi unicamente all’appuntamento con le urne, bensì unendosi per affrontare insieme la difficile sfida del rilancio economico, della progettazione del futuro e della vivibilità. Battipaglia deve tornare una città dove le persone possano e desiderino vivere. Civica Mente è l’occasione giusta affinché ogni Battipagliese possa finalmente partecipare a questa rinascita, è la nostra principale ragione d’essere».

SPAZIO A PAGAMENTO AUTOGESTITO DA CIVICAMENTE

13 marzo 2021 – © Riproduzione riservata

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