Maurizio Mirra: “Siamo e resteremo una squadra”

[di Stefania Battista]

È soddisfatto del risultato ma… avrebbe potuto esserlo di più. Maurizio Mirra è il tipo che non si nasconde dietro al dito. E analizza il dato elettorale con estrema pacatezza. Terzo con la lista di Civica Mente, ha totalizzato 2302 voti di preferenza a fronte di 1748 di lista.
«Il voto è stato eccessivamente polarizzato e questo ha impedito di raccogliere quella piccola percentuale in più che ci avrebbe permesso di avere almeno due rappresentanti in Consiglio comunale. Ma nel complesso abbiamo avuto pochissimi voti disgiunti, questo conferma che chi ha avuto fiducia nella lista ha anche fiducia in me. Dato che si discosta molto dai risultati degli altri candidati sindaci».
Crede di aver commesso qualche errore nella campagna elettorale?
«Non aver dato ancora più attenzione ai quartieri. Ma il regolamento approvato dalla Giunta era penalizzante. Negli ultimi giorni, però, abbiamo inventato la formula dei comizi lampo. Mettevamo tutto nella Panda con il nostro manifesto, una cassa portatile e correvamo da una strada all’altra. Fermandoci nei luoghi dove eravamo circondati da palazzine e potevano ascoltarci anche senza scendere in strada. Lo confesso ci siamo divertiti un sacco».
Ed è forse questa la principale differenza. La politica partecipata che è diventata motivo di festa, di incontro amichevole, oltre che di confronto…
«Infatti. Abbiamo ascoltato ma anche condiviso. Correndo come i matti. Sempre in squadra, sempre uniti. Come insieme abbiamo preso e prenderemo tutte le decisioni, al di là di chi siederà in Consiglio».
Farete “apparentamenti”?
«No. Abbiamo incontrato, ascoltato e parlato sia con Antonio Visconti che con Cecilia Francese. Ma dalle riunioni interne che abbiamo tenuto per analizzare il voto e quello che intendiamo fare, escludiamo una alleanza ufficiale. Di sicuro noi metteremo a disposizione il nostro programma. E non faremo sconti a nessuno. Chiunque sarà sindaco si troverà di fronte un’opposizione attenta, propositiva ma anche capace di farsi sentire sulle cose che non vanno».
Può bastare avere un solo consigliere?
«Il contributo di tutti i candidati e direi dell’intera squadra ci sarà sempre. È questo che conta. E poi anche uno può fare molto rumore. Siamo una forza di opinione e per noi la coerenza è al primo posto. Abbiamo visto cosa è accaduto a chi ci ha rinunciato. Gli elettori li hanno puniti sonoramente».

14 ottobre 2021 – © riproduzione riservata

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