L’inconscio familiare può ripetersi?

[di Daniela Landi  – psicologa]

A volte è possibile notare come degli eventi e delle situazioni si ripetano nell’ambito della storia familiare; da una generazione all’altra sembrano trasmettersi dei tratti di destino, ripetersi alcuni avvenimenti. Negli anni ’70 del secolo scorso la psicoanalista francese Anne Ancelin Schutzenberger, nel suo libro La sindrome degli antenati, ha approfondito il concetto di transgenerazionalità, ossia la possibilità che ci possano essere delle connessioni nelle storie familiari, per cui eventi e traumi possano trasmettersi a livello inconscio da una generazione all’altra. Dagli spunti di alcuni studiosi che hanno seguito questo orientamento si è sviluppata la psicogenealogia, un approccio terapeutico che esplora le dinamiche delle vicende familiari, cercando di comprendere come accadimenti, traumi, dinamiche relazionali, segreti non risolti dagli antenati possono influenzare inconsciamente la vita dell’individuo. La conseguenza di questa eredità può comportare situazioni di vita problematiche, nelle quali sembra che alcuni copioni e schemi si ripetano.

Secondo la psicogenealogia questa dinamica può essere dovuta ad alcuni fattori: la lealtà familiare, per la quale bisogna aderire alle aspettative o profezie dei familiari; le date e le ricorrenze a cui si attribuisce un significato particolare; i segreti e i non detti in una famiglia, che possono generare dei blocchi. Tutto quanto resta irrisolto nelle vite dei propri antenati può presentarsi e condizionare il presente dei discendenti attraverso un passaggio psichico di quelle memorie.

Sulla base di questa impostazione terapeutica, lavorando con consapevolezza sulla propria storia familiare si possono identificare e comprendere quelle dinamiche ripetitive che influenzano la propria vita e sciogliere quei blocchi ereditari inconsci. Si può arrivare a percepire un senso di liberazione dalla ripetizione di circostanze avverse e acquisire una maggiore consapevolezza e autonomia nelle proprie scelte. 

Per effettuare un’accurata analisi dell’albero genealogico può essere utile una sua rappresentazione grafica sulla quale ricostruire la storia della propria famiglia, riportando eventi, relazioni, contesti familiari, approfondendo anche gli avvenimenti e il ripetersi di alcuni momenti. 

Nel corso di una lunga psicoterapia dove alcune problematiche della paziente non sembravano risolversi, si propose questo approccio. La paziente si dedicò a redigere la mappa che rappresentava il suo albero genealogico, risalendo fino alla generazione per cui era riuscita a reperire ricordi e informazioni dai parenti. Riuscì a riscontrare delle analogie tra delle situazioni che avevano vissuto alcuni antenati e degli accadimenti personali. Ma una volta presa coscienza e collocato in una prospettiva più ampia il proprio vissuto personale, che fare? Può essere difficile cambiare, eppure tutti noi per guarire dal passato dobbiamo smettere di ripetere i copioni irrisolti della storia familiare, investire nel nostro presente e diventare protagonisti della nostra vita.

Facebooktwittermail