Le rose di Battipaglia

Presentato ufficialmente il progetto Taverna nelle Rose, l’iniziativa che prevede il recupero e la valorizzazione della rosa nel quartiere Taverna attraverso la messa a dimora di oltre 130 piante di rose, appartenenti a 63 specie differenti, nata dal sodalizio tra Wonder Tortilla e Invasioni Botaniche con il contributo del Comune di Battipaglia. Un piccolo giardino negli spazi della villa comunale di Taverna che potrebbe ambire a divenire una collezione diffusa, coinvolgendo altre aree del quartiere. Un vero e proprio roseto, con la presenza di migliaia di varietà, che valorizzerebbe l’intera area, assecondando la sua naturale vocazione. Ricordiamo che la presenza della rosa è testimoniata, nella zona più vasta in direzione S. Lucia, detta Terra delle Rose, già a partire dai primi dell’Ottocento. Un quartiere intero che potrebbe divenire un fiore (è proprio il caso di dirlo) all’occhiello dell’intera città, con conseguenti sviluppi turistici. Esiste, infatti, un turismo legato alla rosa e ai giardini e un “quartiere collezione” sarebbe il primo esperimento italiano del genere. 

Una domanda sorge spontanea: chi si occuperà della gestione di un numero così importante di piante? La rosa è un fiore delicato, ha bisogno di assidue concimazioni, di trattamenti periodici di prevenzione da malattie fungine e da attacchi parassitari, di irrigazioni abbondanti nel periodo estivo, di potature stagionali. Necessario è, per apprezzare una copiosa fioritura, recidere in modo quotidiano i fiori appassiti. Il lavoro è arduo. Dalla conferenza stampa del 2 marzo è emersa la proposta di una gestione condivisa con la società partecipata del Comune, già accolta e autorizzata in giunta, attraverso la formazione di una “squadra di comunità” a carico dei promotori. Un piccolo gruppo di volontari, di supporto ad Alba, che si occuperà delle necessità quotidiane delle piante e vigilerà su di esse in modo continuativo. Un modello sperimentale, almeno per la città di Battipaglia che, se dovesse funzionare, potrebbe essere esteso anche alla gestione di altre aree. Numerose le associazioni che hanno aderito all’iniziativa con l’impegno di organizzare un calendario di eventi a partire da una fiera-mostra della rosa, che potrebbe diventare una ricorrenza annuale, legata a momenti ludici, sportivi, culturali.

Nei prossimi giorni cominceranno i lavori preparatori per la messa a dimora. Intanto è stata lanciata la campagna di raccolta fondi attraverso la quale, con una piccola donazione, ogni cittadino potrà contribuire a mettere a dimora una rosa nel giardino. In cambio riceverà una delle due t-shirt realizzate per l’occasione in tiratura limitata, disponibili presso l’associazione Wonder Tortilla (nel quartiere Taverna) e all’Antica Erboristeria Cucino in via Mazzini.

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