Le ragazze che fecero l’impresa

La Treofan PB63 Lady è campione d’Italia under 20. Nero su Bianco ha intervistato il coach Massimo Riga e il presidente Giancarlo Rossini
Il team battipagliese è riuscito in un’impresa storica regalando il primo scudetto alla città di Battipaglia, prendendosi al PalaDozza di Bologna la rivincita sulla Reyer Venezia che l’anno scorso l’aveva superata nella finale under 19 di Battipaglia. Doveroso indicare tutte le ragazze protagoniste di questo risultato prestigioso: Stefania Trimboli, Sofia Vespignani, Arianna Landi, Marzia Tagliamento, Luisa Rauti, Annalaura Patera, Valeria Trucco, Francesca Romana Russo, Giara Diouf, Francesca Fabbricini, Marilù Salerno Sapienza, Salimata Diop, Olbis Futo Andrè, Lucrezia Costa, Chiara Pastena e ultima, per una citazione particolare perché capitano e soprattutto unica battipagliese, Dionea Di Donato.
PB63-vittoria
Il cronista curioso, all’indomani della vittoria, non ha resistito alla tentazione di andare a scoprire le fondamenta sulle quali è stato costruito questo successo e allora da chi andare se non dai due pilastri portanti? Il presidente Giancarlo Rossini e il coach Massimo Riga sono disponibili a soddisfare le mie curiosità e quindi chiedo a entrambi quali sono stati gli ingredienti principali per la conquista dello scudetto under 20; Riga sintetizza il suo pensiero nella formula delle tre p: persone, progetto e potenzialità. Cioè, indipendentemente dalla realtà geografica, il coach pensa che il segreto vada ricercato nelle capacità delle persone, le quali siano in grado di elaborare un progetto vincente e anche di seguirlo con determinazione, avendo, non ultime, le potenzialità per riempirlo dei contenuti giusti (leggi investimenti).
Anche Rossini evidenzia la necessità di una società sportiva forte e determinata nella ricerca dell’obiettivo e aggiunge due altri requisiti importanti: il giusto feeling tra la struttura societaria e un allenatore valido, nonché il sostegno importante di una città che spinge, che vuole anch’essa fortemente il risultato sportivo.
Mentre con il mio registratore raccolgo le parole dei due protagonisti, ho la possibilità di verificare in prima persona la realtà, decisamente vincente, della PB63, da un angolo visuale privilegiato che è l’ufficio del presidente posto sopra le tribune del PalaZauli. Sul parquet sottostante due istruttori “strigliano” decine di mini atleti e in tribuna i genitori seguono con interesse le corse dietro la palla a spicchi dei figli, oppure fanno pausa di relax al bar presente all’interno. Chiedo al presidente i numeri del movimento PB63. Mi sorprende non poco parlando di circa quattrocento tesserati impegnati a tirare a canestro, oltre a quasi trenta persone impegnate a far funzionare sempre a pieni giri i due impianti, entrambi di proprietà. Le squadre giovanili non si contano e tutte primeggiano nei rispettivi campionati, come conferma il coach Riga pronosticando altre due partecipazioni alle finali nazionali per le formazioni under 18 e under 16 Lady, mentre il settore maschile non è ancora a queste eccellenze, ma si lavora per raggiungerle in un tempo non troppo lungo.
Battipaglia come nuova basket city grazie alla PB63? «Non ancora», mi risponde Rossini. «Abbiamo un notevole pubblico di appassionati che è ormai fidelizzato, anche se ancora tende ad allontanarsi quando i risultati languono, per poi ricompattarsi in occasioni importanti. Quello però che manca oggi, come nel recente passato, è la collaborazione da parte delle istituzioni locali che inspiegabilmente ignorano e si disinteressano a un fenomeno sportivo così importante e positivo, per i giovani in particolare, ma in generale per tutto il tessuto sociale battipagliese. Politica miope in una parola».
Poi prosegue la sua analisi non risparmiando critiche ai mass media locali che non danno la dovuta attenzione e il risalto che meritano i risultati sin qui conseguiti dalla PB63, ovviamente salvando la nostra testata che da sempre segue e privilegia il basket.
Ora ho un’idea molto più chiara sul percorso che ha consentito di raggiungere in soli cinque anni un traguardo che altri inseguono invano da una vita. Resta però un altro aspetto da illuminare e per farlo al meglio penso sia utile un gioco di specchi e d’incroci. Chiedo ai miei interlocutori quali siano le doti peculiari e originali che ciascuno di loro vede nell’altro e in se stesso. Inizia il coach che riconosce al presidente una grande determinazione nel perseguire la meta che si prefigge, aiutato in questo dalla consapevolezza di sapere scegliere gli obiettivi giusti. Questi ultimi, alla fine, grazie alla sua perseveranza, prima o poi, sono raggiunti. Mi viene da pensare a un Caterpillar e non credo di usare un’immagine troppo lontana dalla realtà. Una rapidissima introspezione porta Riga a indicare come propria dote importante la sua capacità di sentirsi e comportarsi da allenatore che s’identifica e riconosce in pieno nella società per cui lavora, e questo comporta una notevole flessibilità e soprattutto sintonia con la dirigenza che facilitano la risoluzione di non poche problematiche.
La risposta di Rossini è meno ragionata e più empatica, ma ugualmente centrata, riconoscendo al suo mister la grande dote di saper sdrammatizzare, anche in situazioni complicate e difficili, con una notevole vena ironica, oltre ad essere un gran motivatore delle sue giocatrici. Di sé, poi, dice di riuscire ad avere una grande pazienza e disponibilità con tutte le giovani cestiste della PB63, al di là e ben diversamente da come sa esserlo nelle quotidianità, in altri contesti. Alla fine dell’incontro credo di aver ben compreso le ragioni del successo, di questo scudetto che Battipaglia sportiva potrà vantare nel suo palmares, ma non sposo in pieno né la tesi delle 3 p né l’immagine, seppur suggestiva, di una PB63 sospinta a forza da tutta la città. No, decisamente la formula è per me un’altra, più semplice ma esplosiva: quella della 2 r. Rossini-Riga un tandem affiatato e vincente che sa il fatto suo e… attenti a quei due: hanno tutta la voglia di ripetersi.

8 aprile 2016 – © Riproduzione riservata
Facebooktwittermail