Le proprietà dello zenzero

[di Simona Otranto – Erborista]

Lo zenzero, Zingiber officinale Roscoe, è una pianta di tradizione antichissima originaria dell’estremo oriente, utilizzata nella medicina cinese e ayurvedica per le sue proprietà dalla notte dei tempi. Non si conosce allo stato spontaneo, viene coltivata in tutta la fascia tropicale e subtropicale del pianeta e consumata prevalentemente nei paesi di origine e in quelli anglosassoni dove è commercializzata con il nome di ginger

È provvista di rizoma carnoso e densamente ramificato dal quale si dipartono sia lunghi fusti sterili e cavi, formati da foglie lanceolate inguainanti, sia corti scapi fertili, portanti fiori giallo-verdastri con macchie porporine.

Galeno (129-201 d.C.) lo descrive nel “VI libro della Facoltà dei semplici” come pianta importata dalla “Barbaria”. Molti secoli più tardi Mattioli (XVI sec.) nei suoi “Discorsi”, chiamandolo Gengiovo, scrive testualmente: “commendevole nei cibi e costumarsi di mangiare nei condimenti. Ha facoltà di scaldare e di digerire. Muove leggermente il corpo, è utile allo stomaco, vale a tutti gli impedimenti della vista e mettesi negli antidoti. Insomma, corrisponde il Gengiovo a tutte le facoltà del Pepe”.

La droga riportata in farmacopea è costituita dal rizoma, una sorta di rigonfiamento della radice, organo di riserva, che si presenta di aspetto diverso a seconda di come è preparato. Al taglio appare fibroso e granuloso, ha odore aromatico, sapore caldo e piccante. Grazie all’aroma tipico viene ampiamente utilizzato come spezia aromatizzante sia in forma essiccata e polverizzata che fresca in fette sottili. È dotato di proprietà aperitive e stimolanti delle funzioni digestive. Da solo, oppure in associazione con altre droghe ad azione amaro-tonica ed eupeptica, è impiegato come carminativo e digestivo. Adoperato in tutto il mondo come condimento, nell’industria conserviera, in pasticceria e anche nella preparazione della birra e di alcuni vini spumanti.

Applicate esternamente, le preparazioni di zenzero (estratto fluido o tintura idroalcolica) hanno una blanda azione revulsiva. Questo il motivo per cui si ritrova spesso nelle pomate antidolorifiche a base di piante. Il rizoma contiene amido per il 60%, lipidi, proteine, mucillagini, resina ed olio essenziale dalla composizione variabile a seconda dell’origine geografica caratterizzato principalmente dalla presenza di zingiberene. I composti responsabili del sapore sono noti come gingeroli. Sperimentalmente, da studi recenti, l’oleoresina ha mostrato attività ipocolesterolemizzante, mentre il gingerolo un’azione epatoprotettrice nonché antinfiammatoria e antipiretica (abbassa la febbre).Lo zenzero possiede un dimostrato effetto antinausea e antiemetico (va bene per contrastare la nausea in gravidanza, per esempio); è indicato, inoltre, negli stati influenzali e per tutti i problemi legati alla cattiva digestione.

3 settembre 2022 – © riproduzione riservata

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