Le piante aromatiche

[di Simona Otranto, erborista]

Le piante aromatiche sono numerosissime e sono quelle piante dall’aroma caratteristico che contengono principalmente oli essenziali. Sono utilizzate prevalentemente come aromatizzanti in cucina o in liquoristica, a volte anche nella produzione di profumi. Molte hanno importanti proprietà medicinali, spesso ignorate. Di seguito un breve elenco delle piante aromatiche più comuni, con consigli anche per un uso alternativo.
L’Alloro ha un’azione aperitiva e digestiva. Azioni secondarie, ma non trascurabili, sono quelle espettoranti e antireumatiche. Gli infusi di foglie di Alloro, a dosi moderate, agiscono da stimolanti generali dell’organismo e favoriscono l’eliminazione dei gas intestinali. 
Il Basilico nella pratica erboristica s’impiega per stimolare i processi digestivi e attenuare i crampi allo stomaco. Inoltre, in relazione al suo contenuto in olio essenziale, si possono attribuire al Basilico leggere proprietà antisettiche.  In aromaterapia è utile per sedare il mal di testa.
La Menta, oltre a stimolare la secrezione gastrica, promuove anche la secrezione biliare. Favorisce la digestione, riduce la fermentazione intestinale, attenua spasmi e dolori dovuti a coliti, allevia nausea e vomito. Per uso esterno è utilizzata per le sue proprietà rinfrescanti e antipruriginose.
L’Origano stimola la secrezione dei succhi gastrici, aiuta la digestione, attenua le contrazioni intestinali dolorose, blocca le fermentazioni ed elimina i gas. Sull’apparato respiratorio, l’olio essenziale in esso contenuto, esercita un’efficace azione sedativa della tosse e facilita l’eliminazione del catarro. Suffumigi e inalazioni di origano liberano il naso, attenuano il senso di occlusione e di pesantezza.
Il Prezzemolo, in particolare le radici, ha proprietà aperitive, diuretiche e sudorifere. Le foglie pestate s’impiegano contro le punture delle api e delle vespe. Strofinate sui capezzoli, a condizione che non siano infiammati, sfavoriscono l’attaccamento del bambino al seno, favorendo la regressione del latte. La polpa delle foglie, inoltre, mescolata con olio e sale, calma prontamente il mal di denti, se applicata direttamente nella cavità dolorante. I semi e le loro preparazioni contengono una sostanza, l’apiolo, che eccita le fibre uterine e ad alte dosi possono essere tossici, addirittura abortivi.
Il Rosmarino ha proprietà digestive, antispasmodiche, carminative, toniche. Stimola la diuresi e la sudorazione, regola il ciclo mestruale, fluidifica la secrezione bronchiale, seda la tosse. L’olio essenziale ha proprietà stimolanti e rubefacenti. Opportunamente diluito, è utile per il trattamento di contusioni, dolori articolari e muscolari, reumatismi e torcicollo.  Le lozioni e i bagni deodorano e purificano la pelle, le tinture rivitalizzano il cuoio capelluto, i dentifrici e i collutori al Rosmarino rinforzano le gengive.
La Salvia stimola le funzioni dell’intestino e della cistifellea. Sull’apparato respiratorio ha un effetto balsamico ed espettorante. Abbassa la glicemia, diminuisce la sudorazione, allevia le vampate di calore in menopausa. L’infuso è ottimo come collutorio per tutte le affezioni della bocca e del cavo orale. Le foglie fresche strofinate sui denti li puliscono, sbiancano e profumano l’alito.
Il Timo ha proprietà antisettiche ed è un potente disinfettante intestinale delle vie urinarie e di quelle respiratorie. È utilizzato per le sue proprietà tossifughe, fluidificanti, disinfettanti. L’olio essenziale, diffuso nell’ambiente, purifica e disinfetta l’aria, favorisce la respirazione.

28 giugno 2019 – © Riproduzione riservata

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