Le invasioni botaniche

[di Romano Carabotta]


“Il momento migliore per piantare un albero è vent’anni fa. Il secondo momento migliore è adesso”. Questa frase attribuita a Confucio è posta come incipit del protocollo indirizzato all’amministrazione comunale avente ad oggetto l’approvazione dell’iniziativa Invasioni botaniche: obiettivo piazza Moro, promossa da Simona Otranto e Luigi Viscido. Lo scopo è quello di ripiantare un Cedro in piazza Aldo Moro “nell’aiuola dove oggi non rimane che un ceppo da ormai troppi anni”, come si legge nel documento protocollato.
«Abbiamo scelto proprio quest’albero per la sua valenza simbolica – spiega la dottoressa Simona Otranto – Innanzitutto per la posizione centrale, di fronte al Comune; poi perché era un albero a cui la cittadinanza era molto legata, abbattuto a causa di un evento atmosferico che lo danneggiò oltre dieci anni fa. Era un albero a cui i battipagliesi erano molto affezionati».
Il progetto è stato poi sposato da numerose associazioni del territorio, il cui sostegno è fondamentale perché l’iniziativa vada in porto; al momento, infatti, l’istanza manca di una approvazione ufficiale da parte del Comune di Battipaglia. «Vorrei invitare l’amministrazione ad approvare questa iniziativa – continua la promotrice del progetto – Abbiamo chiesto anche un contributo economico, ma non è questo che conta: attendiamo soprattutto l’autorizzazione, anche come auspicio per il futuro di una possibile sinergia tra il Palazzo di Città e i cittadini. Il periodo ideale per piantare l’albero, tra l’altro, è ottobre: i tempi, quindi, sono stretti».
Il progetto, una volta approvato, sarà autofinanziato grazie ai contributi volontari dei cittadini, ai quali saranno regalati degli shoppers recanti un disegno originale di Maicol&Mirco, artista noto nel panorama nazionale: un fiore che spunta da una lattina, a cui Luigi Viscido ha voluto aggiungere la scritta “on my mind” come la canzone di Carmichael. «Per me quel logo ha un significato primario: il fiore che esce da un rifiuto, certo, ma ne ha anche uno secondario: la nostra storia che fiorisce» ha detto il sociologo, ricordando come Battipaglia debba molto alla produzione di conserve in latta.
Simona Otranto conclude così: «È un progetto che ha l’ambizione di proseguire nel tempo: quando si abbatte un albero per qualsiasi motivo deve essere sostituito. Vogliamo quindi puntare l’attenzione sulla manutenzione del verde pubblico cittadino, anche con una campagna di sensibilizzazione. Ben venga il contributo di chiunque voglia appoggiare il progetto in qualunque modo».

Nella foto: l’aiuola che dovrebbe ospitare il cedro

4 settembre 2021 – © riproduzione riservata

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