L’alternativa c’è
[Maurizio Mirra – messaggio elettorale]
Sono Maurizio Mirra e sono candidato con Civica Mente alle prossime elezioni amministrative di Battipaglia. Mi rivolgo a voi, miei concittadini, affinché non siate solo abitanti di un perimetro di case, ma parte di una comunità.
Capisco bene il sentimento di rassegnazione e di sfiducia verso la politica, ma la politica è quella cosa che delinea il futuro intorno a noi, sia esso quello complesso del lavoro o dell’economia, sia quello semplice delle buche o degli alberi tagliati. Quindi vi prego, dategli importanza.
In voi mi immedesimo ogni giorno, e per questo mi sono chiesto quali corde dovessi toccare per arrivare al vostro cuore, per farvi capire come davvero io e miei “ragazzi”, come li chiamano, siamo enormemente diversi dai candidati che state incontrando in questi giorni.
Non basta, forse, raccontare del nostro programma, frutto di incontri avuti in un anno e costruito a centinaia di mani. Non basta nemmeno far notare come le liste degli altri abbiano sempre le stesse facce. Forse non basta ancora raccontare quante proposte di accordi e nomine abbiamo rifiutato per affrontare questa battaglia a modo nostro, liberi ed a testa alta.
Alla fine, ho deciso semplicemente di parlarvi di me, di provare a far immaginare una città diversa.
Ecco, io sono Maurizio Mirra, un ingegnere, padre di un bimbo di 3 anni, con una splendida moglie che lavora duramente per aiutarmi a portare avanti la famiglia. Sono un Funzionario di Polizia presso la Questura di Roma con un passato in Leonardo ed in Poste Italiane. Ho iniziato questo percorso, che chiamano vita, a via Turco, sulle strade di una Battipaglia che negli anni ’80 era ancora una stupenda realtà, frequentando le vostre stesse scuole, iniziando a lavorare presso la O.ME.P.S. di Battipaglia e respirando la vostra stessa aria putrescente.
Non ho la seconda casa in un prestigioso luogo di villeggiatura dove scappare, non mi avete visto comparire a via Mazzini oggi per la prima volta, non mi avete sentito ad ogni elezione. Sono uno di voi, una persona normale di questa città. Uno di quelli che si è stufato, scocciato ed avvilito, ma che ha deciso di trasformare la rabbia in voglia di lottare, di non darsi per vinto e di tentare. Perché stanno rubando il futuro ogni giorno, ogni ora. Io non posso promettere di “sistemare” voi o i vostri cari, né posso garantirvi che faremo il “parco del Castelluccio”, la nuova Rimini o i nuovi Parioli. Non riesco, per mia natura, a prendere in giro le persone.
Io posso garantirvi una sola cosa: me stesso, le mie energie e la mia mente per difendere questa città da chi l’ha saccheggiata costruendo palazzi al posto di aree verdi per i vostri bambini, da chi l’ha mortificata costruendo impianti di rifiuti dove un tempo sorgevano grandissime industrie, da chi l’ha degradata a quartiere di Bellizzi, di Pontecagnano e di Eboli.
So cosa i nostri avversari dicono di noi: Civica Mente è un voto perso, non possono vincere, sono deboli. Queste insinuazioni nascono dalla paura, una terribile paura che i battipagliesi abbiano un moto di orgoglio e ribellione, dal timore che, se noi amministrassimo Battipaglia, non potrebbero spartire quella torta a cui tengono tantissimo.
Nella cabina elettorale, il 3 e 4 ottobre, non vi vedrà nessuno: ci sarete unicamente voi, la matita e la scheda elettorale. Avete due preferenze al consiglio comunale, un uomo ed una donna che appartengono alla stessa lista, ed in Civica Mente avete 24 persone splendide che aspettano solo di lavorare 24 ore al giorno per Battipaglia.
Ma avete un altro voto, quello al Sindaco, che potrà essere dato a chiunque tra quelli che troverete sulla scheda, a prescindere da chi voterete al consiglio comunale. So bene che qualcuno di voi subirà pressioni o ricatti, oppure che dovrà restituire un favore o accontentare un amico o un parente, a cui dare la preferenza.
Sono uno di voi e lo so come funzionano le cose qui al Sud. Beh, allora vi dico una cosa: in questi casi potrete comunque scegliere me come candidato Sindaco, potrete comunque mettere la croce sul mio nome, assolvendo da una parte al vostro “obbligo” e dall’altra provando a cambiare le cose in questa città.
Se riuscissi a mettere insieme ottomila croci sul mio nome, andrei al ballottaggio, e porterei con me tutti i miei splendidi ragazzi, perché la legge elettorale comunale fa sì che chi vinca al ballottaggio, anche con una sola lista, porti con sé 15 consiglieri comunali in modo da poter governare.
Abbiamo scelto per la nostra campagna una famosa canzone che dice “siamo fuori di testa, ma diversi da loro”. Abbiamo bisogno di altri ottomila battipagliesi fuori di testa e cambieremo per sempre questa città. Perché noi facciamo sul serio!
Maurizio Mirra
Committente: il candidato
18 settembre 2021 – © riproduzione riservata
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