La PB63 raddrizza un’annata storta

[di Carmine Lione]

La OMEPS Givova PB63 Battipaglia chiude l’annata sportiva con l’insperato accesso al primo turno dei playoff, nel quale la giovane truppa agli ordini di coach Alberto Matassini ha dovuto alzare bandiera bianca al cospetto del più quotato Geas Sesto San Giovanni.
Doppia sconfitta per le biancoarancio, ma tanti applausi per il roster più giovane dell’intero massimo campionato femminile, capace di gettare il cuore oltre l’ostacolo e di vendere cara la pelle malgrado le difficoltà vissute nel corso della stagione. Costretta a fare a meno di Brown, Mataloni e Cremona, la Givova Battipaglia è stata in grado di battagliare nel primo match della postseason riuscendo a rimanere in scia della Geas per oltre tre quarti di gioco, salvo poi fisiologicamente cedere di schianto, favorendo un 60-74 finale tale da rendere la seconda sfida del weekend una mera formalità per le avversarie.
Tanto si è detto sulla stagione della compagine battipagliese, senza tuttavia rendere giustizia al lavoro dello staff tecnico a più riprese e pubblicamente messo in discussione dalla stessa proprietà. Ovvio che alcune sconfitte gridino ancora vendetta (Empoli e Vigarano in back to back su tutte), ma è altrettanto vero che la PB63 ha disputato ben dodici partite su ventidue senza la propria giocatrice di riferimento, ha avuto otto esordi in A1, è scesa in campo solo una volta con la squadra al completo, ha fatto registrare il maggior minutaggio concesso alle under 20.  Questi dati rappresentano per molti addetti ai lavori non tanto degli alibi, quanto piuttosto delle note a margine che qualche riflessione potrebbero ragionevolmente generare.
Interessante, a questo punto, sarà capire quello che accadrà in casa Battipaglia nel corso di questa estate; la sensazione dall’esterno è che potranno esserci diversi cambiamenti, tanto per quanto concerne il basket femminile, quanto quello maschile.

5 aprile 2019 – © Riproduzione riservata

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