La musica nella vita

Parte con questo numero una rubrica dedicata alla Musica, con l’obiettivo di individuare punti di osservazione inesplorati, suggerire differenti modalità di ascolto, scoprirne i lati più reconditi, evidenziarne gli aspetti più interessanti

È la nostra compagna di viaggio, presente in molti momenti della nostra vita, ne usufruiamo quotidianamente nei modi più disparati, a volte anche inconsciamente ne veniamo influenzati. Eppure, ci siamo mai chiesti cosa sia veramente la musica? Chi l’ha inventata? Quali sono i meccanismi attraverso i quali riesce a condizionare gli eventi socio-culturali di un popolo?
Intanto è importante sapere che quella musica, sia che vien fuori da un altoparlante sia che l’ascoltiamo dal vivo, è alla base della  vita, la si può individuare già in natura in uno stadio embrionale e, quando manipolata ed elaborata, riesce a toccare e sensibilizzare il nostro animo.
Tentare una risposta che risulti essere esaustiva è compito arduo, si incorrerebbe nell’errore di lasciare comunque inesplorate alcune aree, tante sono quelle chiamate in causa nei processi di produzione, rielaborazione, fruizione, memorizzazione, rievocazione ecc.
La componente musicale ha occupato un ruolo di fondamentale importanza nella storia: fin dalla civiltà ellenica è stata allocata al fianco delle cosiddette “scienze esatte” come l’astronomia, l’aritmetica, la geometria, la fisica.
Con gli esperimenti sulle teorie fisico-matematiche e fisico-acustiche ad opera di Pitagora e più avanti con Keplero, Galilei, Zarlino, vengono stabiliti i rapporti sonori tra numeri primi e consonanze sonore.
Pitagora notò che i suoni dei martelli di un fabbro percossi sull’incudine, sovrapponendosi producevano alcuni armonie gradevoli, altri armonie dissonanti. La differenza era dovuta alle dimensioni quindi al rapporto tra i vari martelli.
Non ancora appagato, lo stesso esperimento fu ripetuto con uno strumento di sua invenzione (Monocordo o Canon pitagorico), una corda tesa tra due ponticelli di cui uno mobile.
Spostando il ponticello a distanze ben definite, 1:2 per l’intervallo di ottava, 2:3 per quello di quinta e 3:4 per l’intervallo di quarta, potè individuare gli stessi rapporti, quindi le stesse frequenze prodotte dai martelli.
Affermato così il concetto di “relazione matematica dei suoni”, sancì la piena validità scientifica dell’esperimento, gettando così le basi alla costruzione della scala musicale basata su severi principi matematici e quindi successivamente dell’armonia.
Dopo questa piccola premessa, utile a conoscere solo alcuni aspetti di questo mondo così vasto, possiamo definire la Musica una scienza.
La struttura  dei corpi vibranti è regolata dalle rigorose leggi della Fisica. L’Acustica ci aiuta a comprendere i fenomeni di produzione, amplificazione e propagazione del suono. La Musica è ritmo, movimento, è facilmente associabile alle attività motorie ed è indispensabile nelle attività coreutiche. Ed ancora, possiamo considerare la Musica una testimonianza del passato: è di grande efficacia nella ricostruzione degli eventi che hanno fatto la Storia nelle diverse epoche. È uno strumento di comunicazione universale.
La Musica, sapientemente forgiata, plasmata e manipolata da attenti precursori, quando riesce a sensibilizzare, trasmettere emozioni ed elevare lo Spirito, è definita Arte.

4 settembre 2015 – © Riproduzione riservata
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