La meglio gioventù

[di Francesco Bonito]

Non passa giorno che la cronaca regionale non ci dia ottimi motivi per vergognarsi di essere campani. L’elenco dei misfatti è lungo e costantemente aggiornato: si va dalla malasanità alle truffe all’inps, dalla malavita organizzata alla microcriminalità, dalle “imprese” degli ultras del calcio alle sofisticazioni alimentari, dall’abusivismo edilizio allo spreco di danaro pubblico, dai falsi invalidi all’interramento di rifiuti tossici… Una degenerazione umana e civile che fa rabbrividire e alla quale, purtroppo, ci stiamo abituando e rassegnando. A volte mi chiedo quale reazione avrebbe un cittadino di “altrove” – per “altrove” intendo un’altra regione italiana o un altro Paese europeo – vedendo un notiziario del tg regionale campano oppure leggendo le pagine di cronaca de Il Mattino. Provate a immaginare lo sgomento di un trentino o di un danese!

Ma guai a rassegnarsi, mai smettere di indignarsi! Per fortuna c’è ancora chi non si rassegna, anzi, reagisce e riesce a trasformare l’indignazione in azione. Alcuni esempi li abbiamo in casa nostra: cittadini e associazioni che hanno l’energia e la determinazione di opporsi al declino, di denunciare il degrado. Mi riferisco ad alcune realtà del nostro territorio che, per me, rappresentano un modello di consapevolezza e azione civica; osservano, si informano, evidenziano i problemi, propongono soluzioni e sensibilizzano l’opinione pubblica. Questa volta ne citerò alcune, a titolo di esempio, che sono alla ribalta per recenti iniziative in favore della comunità battipagliese e a tutela del nostro territorio: Legambiente, Civica Mente, i gruppi Scout, il Movimento 5 stelle. Posso citarle perché non sono un loro tesserato né simpatizzante, non ho un passato da scout, non ho votato né voterò M5S. Questi gruppi – insieme ad altre associazioni e comitati spontanei – stanno facendo un grande lavoro su problemi seri come l’allarmante situazione delle discariche e dei siti di stoccaggio di rifiuti presenti sulla collina del Castelluccio. Sfogliate il giornale, avrete un’idea dell’impegno profuso, della proficua concretezza che li contraddistingue. Avremmo potuto riempire questo numero solo con il reportage delle iniziative intraprese, ma un quindicinale di una dozzina di pagine non può farlo; potete però approfondire voi. Informatevi, partecipate alle iniziative di queste come di altre associazioni e movimenti. I loro attivisti sono spesso giovani, concreti, impegnati: quando li chiamate al telefono in sottofondo si sente rumore di ufficio, di fabbrica, di studio professionale. Insomma, li trovate al lavoro, non davanti al bar o sotto il Municipio.

21 novembre 2013 – © Riproduzione riservata

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