La Malva

[di Simona Otranto, erborista]

La Malva, Malva sylvestris L., è una piantina molto comune, estremamente diffusa. Originaria dell’Europa, cresce in ogni parte del mondo e può raggiungere altezze superiori al metro. Le foglie sono tondeggianti e i fiori sono composti da cinque petali dal magnifico e tipico colore che oscilla tra il rosa e il viola, il color malva appunto! Una volta essiccati, questi piccoli fiorellini hanno la caratteristica di diventare blu. 
La Malva, oltre ad essere una pianta utilizzata da millenni per le sue indiscusse e riconosciute proprietà curative, è anche una pianta alimurgica. In molti paesi come l’Egitto le giovani foglie si consumano regolarmente nei piatti. I fiori possono colorare e arricchire zuppe e insalate. 
Curiosità: la Malva è anche una pianta tintoria. Dalle foglie si ottiene un colorante alimentare naturale che vira dal giallo al verde, mentre dai fiori una splendida tonalità di rosa pallido. Dal fusto si ottengono invece delle fibre resistentissime con le quali si producono corde e può, inoltre, essere processata al posto del mais per ottenere biogas.
La droga è costituita dalle foglie e dai fiori, che hanno le medesime proprietà terapeutiche, e viene impiegata principalmente per il suo elevato contenuto di mucillagini. Tali mucillagini si estraggono per immersione in acqua bollente. Il principale utilizzo della pianta è pertanto la tisana che va preparata e consumata al momento. Queste sostanze infatti, per caratteristiche chimico fisiche, sono facilmente deteriorabili e non si conservano per lunghi periodi. Tra gli altri componenti sono presenti anche antociani, acido clorogenico e caffeico, potassio, piccole quantità di tannini.

La pianta ha proprietà lenitive e antinfiammatorie, emollienti del tratto gastrointestinale, diuretiche. Si utilizza per la tosse, le faringiti, il reflusso gastroesofageo e anche come blando lassativo. Un ulteriore utilizzo della Malva è nelle cistiti: per l’azione diuretica e lenitiva riduce il fastidioso bruciore e favorisce la minzione.  Anche in odontoiatria la malva è estremamente utile. L’infuso può essere utilizzato come collutorio per gargarismi, sciacqui alla bocca, in caso di gengiviti, infiammazioni, afte, irritazioni alla lingua e in generale a tutto il cavo orale.

Per uso esterno possono essere preparate delle compresse imbevute dell’infuso e utilizzate per applicazioni locali topiche in caso di arrossamenti, irritazioni, punture d’insetto, eritemi solari, scottature. È possibile e utile effettuare anche impacchi agli occhi ad azione riposante e rinfrescante.

17 luglio 2021 – © riproduzione riservata

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