La forza della comunità

[di Annalisa Giancarlo]

Cosa fa di un gruppo di persone una comunità? Me lo son chiesto per giorni…
Ho avuto tanto tempo per riflettere, visto che ormai sono chiusa in casa da oltre una settimana a causa di questo maledetto virus. Eh sì! Questa nuova variante Omicron non ha risparmiato davvero nessuno, neanche la sottoscritta, che credeva di esserne miracolosamente immune. All’inizio non è stato semplice accettare di non poter fare più tante cose, le cose di tutti giorni, quelle che molti di noi danno per scontato per anni e che a un certo punto pagheresti oro, pur di poterle rifare. Mi sono sentita come sprofondare nella mia casa, che diventava sempre più grande, sempre più rumorosa, sempre più transennata da segnali rossi di divieto, enormi ed invadenti. Mi sono accorta che il mondo è andato avanti anche senza di me. All’inizio è stato davvero frustante. Tante persone mi hanno contattata per sapere come stavo. La frase più sentita, letta e ripetuta è stata in assoluto: “Se hai bisogno, di qualsiasi cosa, ricordati che io ci sono!”.
Ci sono! All’inizio non avevo compreso bene il valore profondo di questo pensiero. Ero così arrabbiata che mi infastidiva tutto. Due anni di sacrificio, ciclo vaccinale eseguito regolarmente, pochissimi viaggi, divertimenti centellinati, mascherina al lavoro, mascherina per strada, e poi… Poi che succede? Succede che prendi comunque il Covid? Eh no! Non potevo accettarlo! Non io!
Poi il virus mi ha costretta a fermarmi, mi ha costretta a riflettere, mi ha costretta a comprendere meglio quello che stava succedendo intorno a me, intorno a tutti. È vero che il mondo va avanti anche senza di me, ma è anche vero che questo mondo si è accorto della mia assenza momentanea, dei miei silenzi e persino del mio bisogno di aiuto.
Questa è la comunità che ho intorno.
E allora, Giovanna, la farmacista, mi chiama ogni giorno per sapere se ho bisogno di farmaci; il mio medico curante mi invia numerosi e costanti messaggi e mi chiede aggiornamenti sul mio stato di salute. La pizzeria sotto casa ci lascia le pizze avanti alla porta d’ingresso adagiandole su una sedia. Il titolare del supermercato mi porta la spesa a casa ogni giorno. Le madri degli amichetti dei miei figli mi chiedono costantemente se ho bisogno di aiuto. Gli amici mi telefonano, mi inviano messaggi. Tutti, per farmi capire che ci sono. Ci sono loro per me e ci sono io per loro. Sono circondata di amore e di attenzioni.
Il Covid sicuramente ha vinto sul mio sistema immunitario, ha vinto momentaneamente sul mio corpo, ma l’amore della mia comunità ha vinto in assoluto sul Covid.
Grazie.

29 gennaio 2022 – © riproduzione riservata

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