La felice tradizione del rugby battipagliese

rugby1970-71
Le origini: il Rugby Spes
Sul finire degli anni ’60 l’idea di creare una polisportiva che promuovesse lo sport tra i giovani battipagliesi fu dell’indimenticato sacerdote stimmatino, don Giuseppe Guglielmoni, che diede vita alla Spes. Le sue origini venete, unica regione italiana con diffusa tradizione rugbistica, non potevano escludere la palla ovale, e così alcuni giovani battipagliesi iniziarono ad apprendere le tecniche con l’aiuto di Fernando Spirito, giocatore del Rugby Salerno in serie D. In questa prima fase il rugby era praticato a livello amatoriale; solo anni dopo, con l’arrivo di Ugo Silvestri, due volte campione d’Italia, avvenne la svolta. Il gruppo primordiale, arricchitosi di nuovi appassionati, si iscrisse al campionato FIR nella serie D 1970/71 e la prima formazione era composta da Vincenzo Adduci, Elio Andria, Aldo Bini, Nereo Brunetti, Vincenzo Campagna, Angelo Gregorio, Angelo Caldarella, Vincenzo D’Amico, Gaetano Di Dio, Franco Di Napoli, Giuseppe Ferraioli, Antonio Leo, Tullio Maiolini, Luigi Mellone, Matteo Minguzzi, Gerardo Noschese, Cosimo Pignotti, Antonio Vuotto, Fernando Zara. A quei tempi, oltre ai palloni, si portavano in campo pale e picconi. Bisognava scavare per piantare i pali, tracciare il campo e, a fine partita, ripartire con la vanga e riportare tutto ad uso calcistico. Non erano previsti cambi, il giocatore infortunato lasciava la squadra con un uomo in meno. La pausa tra i due tempi si trascorreva sul terreno di gioco, anche sotto la pioggia, il campo si abbandonava soltanto dopo il fischio finale. Fu un periodo di crescita e di contagioso entusiasmo, arrivarono nuove forze, come Giordano, De Gregorio, Panico e da Salerno arrivarono il mediano Liguori, i fratelli Margiotta e altri. All’inizio degli anni ’70 la formazione giovanile del Rugby Spes batté il CUS Napoli, e successivamente Bini e Zara furono selezionati per far parte della Rappresentativa campana CUS che in quell’anno vinse il titolo italiano.

Il recente passato
Negli anni novanta arriva la vittoria nel campionato di C2 e nella stagione 1994/95 il Rugby Jcoplastic sfiora la promozione in serie B con un campionato entusiasmante,  secondo alle spalle del Clan Messina; l’anno dopo ancora secondo alle spalle del Rugby Ragusa.
Negli anni successivi e fino agli inizi degli anni 2000 Antonio Leo continua la tradizione rugbistica battipagliese con il Rugby Battipaglia, esprimendo un giocatore di caratura nazionale, Fabio Staibano, che vestirà la maglia della Nazionale italiana, militando anche nel campionato francese e in quello inglese.
Nel 2005 Fernando Zara con un gruppo di giocatori costituisce il Rugby Sele ASD e con questa squadra composta da giovani e veterani conquista la serie B. Poi gli enormi costi costringono ad abbandonare la serie B per mancanza di sponsor.

Il futuro
E veniamo ai giorni nostri e al futuro. Nel 2014 nasce L’associazione Rugby Bulls ASD, con lo scopo di promuovere il rugby tra i più piccoli, con la partecipazione con ottimi risultati a tornei regionali con squadre under 8 e under 10; ma soprattutto per continuare a trasmettere alle giovani generazioni l’amore per questo sport, del quale vanno sottolineati alcuni aspetti formativi unici: non esiste la simulazione del fallo subito; le decisioni arbitrali non si discutono; alla fine della partita le due squadre insieme consumano il “terzo tempo” (un momento di convivialità durante il quale si mangia e si beve con gli avversari).
Il rugby, quindi, come una scuola di vita. L’attività dei Rugby Bulls si svolge tra Battipaglia ed Eboli; per maggiori informazioni si può chiederle a Fernando Manna (tel. 333 5963953) oppure o ad Antonio Leo (tel. 339 2131871).

Nella foto:  Rugby Spes, campionato Primavera 1970/71
In piedi da sinistra: Giuseppe Ferraioli, Angelo Caldarella, Nereo Brunetti, Matteo Minguzzi, Fernando Zara, Vincenzo D’Amico, Aldo Bini, Antonio Leo. Accosciati da sinistra: Gerardo Noschese, Vincenzo Campagna, Antonio Vuotto, Angelo Gregorio, Luigi Mellone, Gaetano Di Dio, Carmine Provenza.

11 novembre 2016 – © Riproduzione riservata

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