La centella asiatica

[di Simona Otranto – Erborista]

La centella asiatica (Centella asiatica Urban sinonimo di Hydrocotyle asiatica L.) è una piccola pianta erbacea, appartenente alla vasta famiglia delle Apiaceae o Umbellifere, che cresce spontanea nelle zone tropicali che si affacciano sull’oceano Indiano (Madagascar, India, Indonesia). Utilizzata da sempre nella medicina tradizionale cinese e ayurvedica, è ampiamente coltivata per le sue eccellenti proprietà farmacologiche. A differenza della maggior parte delle piante appartenenti alla stessa famiglia, si presenta con un fusto strisciante dal quale partono foglie palminervie lungamente picciolate e lunghi stoloni. La droga, ossia la parte della pianta in cui si concentrano i principi attivi, riportata nella farmacopea europea, è costituita dalla parte aerea ossia dalle foglie e dai cauli (fusti). Dal fitocomplesso sono stati isolati triterpeni (asiaticoside, centelloside, medacassoside, acido madecassico, etc.), flavonoidi (quercetina, kaempferolo), aminoacidi (alanina e serina) e un olio essenziale dalla composizione eterogenea. Sempre in farmacopea è riportato che la droga deve contenere almeno il 6% di derivati triterpenoidi totali espressi come asiaticoside calcolati in riferimento alla pianta secca.
In oriente è utilizzata, con il nome di Erba delle tigri, per curare ferite e piaghe. Le preparazioni a base di centella hanno infatti proprietà cicatrizzanti che vengono attribuite alla presenza in particolare di asiaticioside e madecassicoside, sostanze capaci di stimolare la produzione di collagene e di mucopolisaccaridi ma anche di attivare la fibrinolisi riducendo la formazione di fibrina. La maggior parte degli studi scientifici sono stati condotti sulla frazione triterpenica isolata alla quale è stata riconosciuta attività antinfiammatoria. Proprio grazie a questi effetti, la centella porta ad un aumento dell’elasticità delle vene e ad una riduzione della capacità di dilatazione, con conseguente beneficio della circolazione del sangue in particolare negli arti inferiori. Viene pertanto usata nel trattamento della fragilità capillare, dell’insufficienza venosa, nelle sindromi emorroidarie, nella pesantezza alle gambe ma anche come antipruriginoso, nel trattamento di affezioni dermatologiche, nella cura dell’eritema solare e di scottature di modesta entità.
Ha largo impiego nelle preparazioni cosmetiche per contrastare la cellulite e si è rivelata efficace in diversi disturbi legati all’insufficienza venosa cronica.
La centella asiatica è una pianta ben tollerata. Non ci sono evidenze di effetti collaterali rilevanti sia a livello topico che dopo somministrazione orale.

7 maggio 2022 – © riproduzione riservata

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