La Battipagliese non si ferma a Eboli

[di Nino Iesu]

Il campo ha parlato, la piazza ha esultato. Tutto racchiuso in poche righe un sabato pomeriggio di emozioni. Un sabato pomeriggio da derby della piana del Sele. Battipagliese che vince a Eboli grazie a capitan Mancino al 28’. Sedicesimo risultato utile consecutivo, posizionamento nei play off in cassaforte, secondo posto nel mirino (quattro punti per la precisione) e una squadra che sembra una sinfonia. Poi la festa, in piazza Amendola. Prima tra tifosi dinanzi a un maxischermo, poi con la squadra di ritorno da Eboli. 

Le zebrette non si sono fermate ad Eboli, anzi, hanno passeggiato tra gli onori di un campionato che sta diventando sempre più interessante. Le emozioni restano, le parole pure. E allora partiamo dal match winner, dal capitano Renato Mancino, l’uomo dai gol pesanti (3 reti, 9 punti), che così racconta il derby: «Siamo riusciti a portare a casa i 3 punti con una prestazione maiuscola. Abbiamo fatto la gara perfetta e questo è merito di un gruppo che non molla mai e dà l’anima per questa maglia. Siamo riusciti a regalare una grande gioia alla città di Battipaglia, ai tifosi, alla società e a noi stessi. Poi il ritorno a Battipaglia è stato qualcosa di speciale: vedere tanto entusiasmo, tanta gente felice è stato grande motivo di orgoglio per tutti noi. Lo meritiamo e lo merita questa società». 

La società, appunto. Ha saltato coi tifosi prima della gara, ha sofferto, ha gioito ritornando a casa: patron Corrado è sempre più l’anima di questa Battipagliese. Mai una parola fuori posto, garbato, presente, un signore. Ascoltiamolo: «Esprimo grande soddisfazione – dice Corrado – per la vittoria con l’Ebolitana che a mio parere scaturisce dalla forte unione di un gruppo di ragazzi eccezionali  che sin dall’inizio ha sempre lavorato con umiltà e spirito di sacrificio. D’altronde la scelta di ognuno di loro è stata ponderata e voluta fortemente basandosi sul principio delle grandi doti umane che li contraddistingueva, come da indicazioni della società, oltre che per il valore calcistico. Di questo ringrazio Alfonso Bovino che ci ha dato una grande mano per la selezione dei calciatori. Grande merito al mister Jury Calabrese e all’intero staff che giorno dopo giorno, con il duro lavoro svolto, sono riusciti a far crescere il livello di competitività di ognuno dei nostri ragazzi. La grande organizzazione, la cura dei dettagli e dei minimi particolari sta facendo il resto. Siamo felicissimi di aver regalato questa gioia ai nostri tifosi, ma ora bisogna continuare a lavorare a testa bassa e con la stessa determinazione pensando partita dopo partita». 

A dirigere la sinfonia dalla panchina è Jury Calabrese: «È stata una partita speciale per tanti motivi, i ragazzi sono stati bravissimi nel prepararla al meglio e giocarla con intensità e concentrazione. Volevamo dare una gioia a tantissimi tifosi che seppur fisicamente lontani sapevano vicini col cuore. Inoltre non volevamo fermarci e proseguire la striscia positiva che cerchiamo di portare avanti con grande consapevolezza ed umiltà. Devo fare i complimenti alla squadra, soprattutto a chi sta giocando di meno, in quanto sono d’esempio per tutto il gruppo; e poi… un plauso particolare al mitico Peppe Tattà e al magazziniere Tonino Bovino che dal primo agosto non fanno mancare nulla ai ragazzi e hanno sempre una parola buona per tutti». 

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