In memoria di un sognatore

GiuseppeCapassoCon la scomparsa del prof. Giuseppe Capasso (conosciuto come “’o scienziato”) la nostra città perde una delle sue figure emblematiche. Conseguì la maturità scientifica affrontando in un solo esame le materie dell’intero corso di studi liceale. Laureato in Fisica Nucleare all’Università Federico II di Napoli, aveva maturato una cultura enciclopedica capace di spaziare con disinvoltura in tutti i campi dello scibile. Personaggio singolare, di grande levatura morale, questo “fisico senza fisico” (come lui stesso amava definirsi a causa della sua statura minuta) agiva al di fuori degli schemi, alieno da ogni compromesso, risultando “scomodo” per la sincerità e la coerenza del suo pensare e del suo agire. Amava recarsi a scuola in bicicletta, per non contribuire all’inquinamento; costruiva da sé gli strumenti per le sperimentazioni, correggeva gli errori e le imprecisioni dei testi scolastici, facendo studiare i suoi alunni su quaderni da lui stesso elaborati offerti gratuitamente, si offriva volontario ai corsi di recupero nella parrocchia S. Antonio. Mai retorico o ampolloso, non cercava il facile consenso: le sue lezioni erano un esempio di precisione terminologica e rigore  logico-razionale. Il suo sapere non era un fatto puramente intellettuale, ma coinvolgeva il corpo e l’anima, talvolta tormentato nella consapevolezza dei limiti umani e nell’affannosa, sebbene inconsapevole, aspirazione a sentirsi in sintonia con Dio. Nelle sue ricerche non si fermava alla superficie delle cose, amava scavare nel profondo, sempre inquieto, bisognoso di una spiegazione totale che, purtroppo, la “sua” scienza non riusciva a dargli.
Da trent’anni stava elaborando un progetto, tanto ambizioso quanto generoso: la previsione dei terremoti con anticipo sugli eventi utilizzando il Pendolo di Focault. Aveva terminato la fase teorica ricevendo consensi dal mondo accademico e si era rivolto, invano, ad istituzioni e politici per i finanziamenti necessari alla sperimentazione. Il suo sogno di contribuire al benessere dell’umanità rimane per ora nel cassetto, un’utopia in attesa di conferma sperimentale, a disposizione di tutti gli studiosi interessati.

29 gennaio 2016 – © Riproduzione riservata
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