Il tris di Chiera: controlli, raccolta, depurazione

[di Romano Carabotta]

Dopo l’incontro con gli assessori Rocco e Mirra, Nero su Bianco incontra il professor Vincenzo Chiera, al quale la sindaca ha concesso la delicata delega all’ambiente, igiene urbana, organizzazione e funzionamento di Alba e contratto di fiume Tusciano.
Quali i problemi ambientali affronterete prioritariamente?
«In materia ambientale tutto è prioritario. L’assoluta priorità, sulla quale ho iniziato già a lavorare, tuttavia, riguarda l’organizzazione degli uffici per poter dare risposte immediate ai cittadini. Attualmente c’è un solo funzionario che si occupa di tutti gli aspetti ambientali, ma ho avuto già garanzie a riguardo, per avere presto un organico più nutrito».
Da anni i miasmi in città sono un problema ormai endemico. Quali le soluzioni?
«Premesso che il cattivo odore non implica necessariamente la presenza di inquinamento, resta il fatto che l’impatto odorigeno è assai sgradevole. Con l’Università di Salerno, insieme a Legambiente e altre associazioni, abbiamo lavorato all’attivazione dell’applicazione BattiOdor, che consente di segnalare i miasmi per poi passare ad un campionamento automatico dell’aria in corrispondenza dell’area segnalata, per costruire una interazione fra odore percepito e qualità dell’aria, in modo da trarre informazioni di tipo specifico, cosi da intervenire alla fonte dell’odore. Ci sono, poi, buone intese con il responsabile dell’impianto di compostaggio di Eboli che mi ha comunicato che i due milioni di euro che hanno avuto come finanziamento saranno utilizzati principalmente per abbattere il problema odorifero».
Come pensa di efficientare la gestione del ciclo dei rifiuti?
«Innanzitutto abbattendo i costi. Abbiamo dei costi legati alla raccolta che dipendono dal contratto con Alba, ma un’altra componente importante è il costo del conferimento dei rifiuti: intendiamo abbattere i costi dell’organico, passando al conferimento presso l’impianto di Eboli, operazione che ci porterà ad un risparmio valutabile in torno ai 50 euro in meno a tonnellata. È mia intenzione, poi, portare a due il numero delle raccolte settimanali di multimateriale, riducendo la raccolta dell’indifferenziato per le utenze domestiche a una volta ogni due settimane. Parlando dell’organizzazione dei rifiuti sono quattro i punti sui quali vorrei intervenire in maniera pratica: una campagna informativa fatta in maniera precisa, affinché i cittadini imparino ad evitare gli sprechi e prevenire il rifiuto; avviare controlli e un sistema sanzionatorio per chi abbandona i rifiuti senza rispettare le regole; far pagare il cittadino in funzione del rifiuto che produce, obiettivo attuabile mediante il cassonetto intelligente, di prossimità, nel quale conferire soltanto con una tessera oppure attraverso le isole ecologiche di prossimità o mobili, dove conferire direttamente, ottenendo così una riduzione dei costi derivante dal minor impiego di manodopera».
Il comitato la Fronda ha recentemente organizzato una raccolta firme di grande successo: in che termini accoglierete le loro richieste?
«La questione degli alberi cittadini mi sta a cuore, anche se è una competenza al limite tra il mio assessorato e quello al verde pubblico di Paolo Palo, con il quale, tuttavia, abbiamo la stessa visione. Effettivamente il regolamento richiamato da la Fronda è già approvato dal Comune: noi vogliamo attuarlo, e auspichiamo un incontro col comitato per lavorare insieme per migliorarlo. Parlerò con l’assessore Palo già nella prossima settimana per iniziare a lavorare in questo senso».
Fascia costiera: arriveremo pronti alla prossima stagione balneare dal punto di vista della depurazione?
«Attualmente non c’è una copertura depurativa per l’intero territorio cittadino. Paradossalmente, però, pur essendo questa la problematica più grave, è anche quella che ha migliori prospettive di risoluzione. Esistono infatti due progetti in corso d’opera per collegare gli scarichi della zona Belvedere al collettore di Bellizzi-Pontecagnano, al fine di portare i reflui al depuratore di Salerno; l’altro riguarda il “collettamento” dell’intera litoranea all’impianto consortile di Coda di Volpe. Sui tempi dobbiamo vigilare, ma con queste soluzioni si ridurrà sicuramente il carico della depurazione che attualmente, per la parte civile, fa riferimento solo a Tavernola».

Nella foto: l’assessore Vincenzo Chiera

15 gennaio 2022 – © riproduzione riservata

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